L’ANCI sul DDL:” Inversione di tendenza positiva sugli investimenti per la scuola”

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''Il disegno di legge denominato 'La Buona Scuola' rappresenta una positiva inversione di tendenza che vede, dopo tanti anni di tagli, l'incremento degli investimenti nel sistema educativo di istruzione e formazione del nostro paese. Un'iniezione di risorse umane, tecnologiche e finanziarie è, infatti, auspicata da tempo dai Comuni per promuovere la qualità del servizio scolastico e per migliorare le condizioni degli edifici dove tale servizio si svolge''. Così il delegato ANCI all'Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica, Giovanni Di Giorgi, sindaco di Latina.

''Il disegno di legge denominato 'La Buona Scuola' rappresenta una positiva inversione di tendenza che vede, dopo tanti anni di tagli, l'incremento degli investimenti nel sistema educativo di istruzione e formazione del nostro paese. Un'iniezione di risorse umane, tecnologiche e finanziarie è, infatti, auspicata da tempo dai Comuni per promuovere la qualità del servizio scolastico e per migliorare le condizioni degli edifici dove tale servizio si svolge''. Così il delegato ANCI all'Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica, Giovanni Di Giorgi, sindaco di Latina.

''Positivo anche – aggiunge Di Giorgi – il previsto potenziamento dell'autonomia scolastica e le finalità che in tale contesto si intendono perseguire. Tra queste, di particolare interesse degli enti locali, una maggiore aderenza al territorio, la promozione del rispetto della legalità e dell'ambiente, dei beni e delle attività culturali e dei beni paesaggistici, il potenziamento delle iniziative di contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, il potenziamento degli interventi per l'inclusione e la valorizzazione della scuola come comunità del territorio''.

"Le norme sull'edilizia scolastica – prosegue Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e presidente della commissione Istruzione dell' ANCI – proseguono opportunamente nel percorso di finanziamento della riqualificazione del patrimonio edilizio e nella semplificazione delle norme e delle procedure, anche se lo sforzo economico non raggiunge ancora i livelli necessari e neppure le cifre, pur insufficienti, annunciate all'inizio della legislatura. Particolarmente positiva la previsione del potenziamento dell'apertura pomeridiana delle scuole e la possibilità, anche in considerazione delle complesse normative antincendio, di riduzione del numero degli alunni per classe''.

''Le proposte innovative, comprese quelle delegate dall'art. 21, spaziano su ogni campo, delineando – spiega Giachi – una possibilità di riforma di grandi dimensioni. Dall'opportuno riordino delle disposizioni legislative in un nuovo Testo unico all'ampliamento delle competenze gestionali, organizzative ed amministrative delle Istituzioni scolastiche; dalla riforma del diritto all'istruzione e alla formazione degli alunni e degli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali alla riforma della governance della scuola e degli organi collegiali; dall'istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni alla revisione della disciplina in materia di diritto allo studio. Si tratta – conclude Giachi – di temi fondamentali per il presente e per il futuro del Paese e per i quali non mancherà l'apporto, ove necessario anche critico, dei Comuni italiani''.

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