“La vostra maestra era una diplomata magistrale, come me”. Sì al concorso straordinario bis

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Così il Coordinamento nato dall’unione di docenti con diploma magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria con l’intento di ottenere un concorso straordinario bis per docenti con un solo anno di servizio, replicano al comunicato del Coordinamento laureati Scienze formazione primaria. 

Erica e il Coordinamento DM e Sfp con 180 giorni di servizio Care colleghe Sfp, abbiamo visto il vs comunicato e concordiamo assolutamente con voi: fare le cose da soli è controproducente, e la politica dovrebbe smetterla di giocare a dadi con la vita dei precari. Purtroppo però non condividiamo affatto la vostra analisi di partenza.

Il vostro comunicato tratteggia l’immagine di una scuola frammentata retta da decine di migliaia di incompetenti che insegnano senza esserne in grado: ne siete consapevoli?

La nostra categoria ha il più alto scopo formativo presente nella società, un ruolo però molto scomodo per chi ottiene benefici dall’ignoranza altrui, e il vostro comunicato dà forza a chi vuole distruggere il nostro lavoro e dipingerci come incompetenti.

Chi è, allora, che scredita la categoria, i precari che chiedono di essere messi in coda in un reclutamento che ha già annoverato tutti i tipi di docenti, o i colleghi che -con una deformazione assolutamente tipica per la categoria- si ergono su un piedistallo a giudicare gli altri senza mettere in campo empatia, collaborazione, competenza e tutti gli altri requisiti valutativi europei che dovremmo usare giornalmente nel nostro lavoro?

Il problema, oggi, non è il “riservato bis”: il problema è che il susseguirsi di governi e punti di vista hanno messo tutti contro tutti e hanno privato di senso logico le assunzioni, nemmeno la politica e i tribunali hanno saputo dare una indicazione chiara e uguale per tutti.

Questo chiede a gran voce il nostro Coordinamento: il medesimo trattamento. E lo chiediamo anche per voi.

Il concorso ordinario è solo uno degli strumenti, assolutamente fallibile e parziale e da ripensare dalle fondamenta, ed è necessario provvedere con un percorso di transizione che porti da un passato bene organizzato ma non proficuo verso un futuro efficace, che oggi ancora non c’è.

Abbiamo bisogno di ripartire da capo con i giovani che ora stanno studiando e si stanno formando, ma per farlo dobbiamo mettere un punto fermo al passato e a tutti gli errori politici e le ingiustizie che sono state compiute. La guerra tra poveri va fermata, ad ogni costo.

Passare una selezione, così come prendere un voto, non dice assolutamente nulla sulla persona che è stata valutata: la persona umana è molto più complessa e articolata, non è definibile attraverso un voto. Einstein venne bocciato in matematica, Beethoven era considerato ritardato, Freud usciva di casa con abbigliamento inadatto… sono tutti “geni” nel loro campo, ma sono stati giudicati ed incompresi dalla loro società.

Quindi cosa è più importante, “essere” o aver preso un bel voto?

Sarei curiosa di sapere cosa ne pensa la vostra maestra delle elementari, una diplomata magistrale come me. Un abbraccio.”

Coordinamento nazionale SFP: no a concorso straordinario bis infanzia e primaria

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