La valutazione interna e il monitoraggio di fine anno: Come farlo? Modello da utilizzare

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Se la valutazione ha come oggetto massimo l’analisi dei processi di apprendimento dello studente, l’autoanalisi o autovalutazione d’istituto, allargata a tutte le componenti della scuola (in un coinvolgimento collaborativo senza precedenti), in quanto esiste una stretta relazione tra la formazione del soggetto e le modalità organizzative in cui questa si realizza, rappresenta il punto di forza di una struttura che mira all’efficacia e all’efficienza del servizio che offre.

Lo è, anche e soprattutto, per la sua ricaduta sul RAV: Il processo di autovalutazione è un valore logistico che va introiettato e condiviso perché non diventi una procedura burocratica e formale. Naturalmente la dimensione auto-valutativa, pur assai importante per le singole istituzioni, dobbiamo considerarla nella sua dimensione logico-strutturale più adeguata: la scuola italiana e le sue singole componenti, prima di calarci nelle specifiche realtà nelle quali operiamo.

Il Sistema nazionale di valutazione

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative verso la crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Per migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti, il SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.

Il SNV si sviluppa su tre dimensioni:

  • la valutazione delle istituzioni scolastiche
  • la valutazione della dirigenza scolastica
  • la valorizzazione del merito professionale dei docenti.

Aree tematiche

Scuole

La valutazione delle istituzioni scolastiche è finalizzata alla promozione, in modo capillare e diffuso, su tutto il territorio nazionale, di una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti.

Dirigenti

La valutazione della dirigenza scolastica è finalizzata alla valorizzazione e al miglioramento professionale dei Dirigenti scolastici, nella prospettiva del progressivo incremento della qualità del servizio scolastico e in coerenza con il SNV.

Docenti

Con l’art. 1, comma 126, della legge 107/2015 è stato istituito un fondo per la valorizzazione del merito del personale docente, che viene ripartito tra le istituzioni scolastiche: spetta poi alle comunità professionali, in particolare al Comitato per la valutazione dei docenti e al Dirigente scolastico, definire le scelte per la valorizzazione della professionalità docente anche attraverso il fondo per il merito.

Procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche

Il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche individuato dal D.P.R. 80/2013 è articolato in quattro fasi:

  • autovalutazione delle istituzioni scolastiche;
  • valutazione esterna;
  • azioni di miglioramento;
  • rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche.

RAV – Rapporto di Autovalutazione

Il processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l’autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Viene messo a disposizione un format a livello nazionale, aperto comunque alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive.

Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e costituisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.

Chi deve compilare il RAV

Il RAV deve essere compilato da tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie. Per le scuole paritarie verrà emanata una Nota specifica con tutte le indicazioni relativamente alla tempistica e alla modalità di compilazione. Per quest’anno scolastico non è prevista la compilazione del RAV da parte delle scuole dell’infanzia e dei CPIA (per le quali è in atto una sperimentazione nazionale condotta dall’INVALSI).

Come si accede al RAV

Le credenziali da utilizzare per l’accesso alla piattaforma da parte dei Dirigenti scolastici corrispondono a quelle utilizzate per l’accesso all’area riservata del MIUR. Se all’interno dell’area riservata risultassero problemi di accesso alla scrivania SNV (in particolare per quanto riguarda i Dirigenti scolastici neoassunti), occorre inviare una richiesta di abilitazione all’indirizzo di posta elettronica mailto:[email protected] comunicando i dati anagrafici, il codice fiscale, il codice meccanografico della scuola. I componenti del Nucleo interno di valutazione possono accedere alla piattaforma RAV tramite le credenziali di accesso all’area riservata MIUR (corrispondenti a quelle di accesso al servizio Istanze OnLine – POLIS). Se non si disponesse di tali credenziali, sarebbe necessario ottenerle provvedendo alla registrazione all’area riservata del MIUR seguendo la procedura indicata nella pagina di login.

Come fare per modificare la composizione del Nucleo interno di valutazione

I Dirigenti scolastici possono modificare la composizione del Nucleo interno di valutazione già presente a sistema tramite l’apposita funzione presente nella Home page della piattaforma. Nel caso il Dirigente scolastico debba procedere all’abilitazione di nuovi componenti, questa deve essere effettuata solo dopo che essi si siano dotati di credenziali di accesso all’area riservata MIUR.

Il Dirigente scolastico e i componenti del Nucleo interno di valutazione svolgono le stesse funzioni

Essi possono operare in maniera paritetica nella compilazione del RAV in tutte le sezioni che lo compongono. Il Dirigente scolastico ha inoltre alcune funzioni aggiuntive: la possibilità di gestire la composizione del Nucleo interno di valutazione, di validare e completare le singole sezioni e di pubblicare il RAV.

Il RAV si riferisce all’Istituto principale

Il RAV deve essere compilato per Istituto principale. Pertanto, gli Istituti comprensivi, gli Istituti omnicomprensivi e gli Istituti di istruzione superiore compileranno un unico Rapporto, recuperando la specificità dei vari plessi/scuole associate e dei propri indirizzi/cicli con l’integrazione degli indicatori RAV con indicatori autonomamente definiti e con le opportune indicazioni nella motivazione dei giudizi assegnati per ciascuna area, ove necessario.

La compilazione del RAV

La compilazione del RAV sarà completa quando tutte le aree delle varie sezioni risulteranno compilate e approvate dal Dirigente scolastico. La completezza della compilazione può essere verificata nel campo “Stato” (associato ad ogni Area). Le matite rossa, gialla e verde indicano il grado di completezza della sezione.

La compilazione del RAV

Il RAV che le scuole compilano nel periodo 22 maggio-31 luglio serve per individuare le Priorità per il miglioramento degli Esiti del nuovo triennio. Ogni anno le istituzioni scolastiche hanno sempre individuato le Priorità entro giugno per consentirne l’inserimento, come obiettivi, nei nuovi incarichi dei Dirigenti scolastici. Quest’anno, per sostenere ulteriormente il processo di autovalutazione e miglioramento del triennio 2019-2022, viene prevista una ulteriore possibilità per le scuole. Da settembre a dicembre 2019, infatti, le scuole hanno a disposizione anche i Risultati raggiunti da alunni e studenti al termine dell’anno scolastico 2018-2019 e possono scegliere se confermare o adeguare le scelte operate in riferimento alle Priorità ed ai Traguardi all’interno della piattaforma RAV, aperta nel periodo settembre-dicembre 2019. Questa possibilità è definita consolidamento, poiché la scuola ha già redatto il proprio RAV, ma può intervenire per adeguarlo ai risultati dell’ultimo anno scolastico trascorso, che negli anni precedenti non aveva mai avuto a disposizione.

La scuola è obbligata a rivedere il RAV

Le scuole compilano il Questionario Scuola e le sezioni del RAV finalizzate all’autovalutazione ed all’individuazione delle priorità e dei traguardi nel periodo 22 maggio-31 luglio. Per farlo, hanno già a disposizione le Priorità ed i Traguardi che hanno definito quando hanno redatto il PTOF 2019-2022, che ora possono eventualmente regolare.

A settembre, grazie alle risposte fornite tramite il Questionario Scuola, nella piattaforma saranno rese disponibili le tabelle degli indicatori con i benchmark di riferimento, oltre ai dati relativi agli esiti riferiti all’anno scolastico 2018-2019. Le scuole che riterranno di volere ulteriormente regolare le Priorità ed i Traguardi già definiti entro luglio potranno nuovamente intervenire sul RAV, in quanto la piattaforma resterà aperta da settembre al 31 dicembre 2019.

Le tabelle del RAV

Le tabelle del RAV servono a mostrare il posizionamento della scuola in riferimento ai diversi aspetti presi in considerazione nel processo di autovalutazione e miglioramento. Con il RAV 2019 questo processo riparte, poiché si individuano le nuove priorità per il periodo 2019-2022. Per questo motivo viene riproposto il Questionario Scuola nel periodo 22 maggio-31 luglio, che non veniva compilato dall’anno scolastico 2016-2017, e che contribuisce a definire i nuovi benchmark. Questi ultimi saranno disponibili da settembre, dopo che il sistema avrà elaborato le risposte fornite dalle scuole, ed è per questo che molte tabelle, al momento, sono vuote.

Ambiti della valutazione

La valutazione, intesa come processo parallelo alla sperimentazione utilizzerà, in itinere, procedure di monitoraggio che offriranno la possibilità di individuare i punti deboli e i punti di forza degli ambiti. indagati e renderanno possibili gli aggiustamenti necessari.

Attraverso il monitoraggio si controlleranno:

– L’efficacia delle iniziative e il raggiungimento degli obiettivi: risultati dell’ap­pren­dimento, innalzamento del successo scolastico, partecipazione dei docenti a corsi di formazione, variazioni del clima all’interno dell’istituto in relazione a colla­borazione tra il personale, collaborazione con le famiglie, comportamento degli alunni, soddisfazione dell’utenza.

– L’efficienza delle procedure degli strumenti attivati: livello di partecipazione, rispetto delle scadenze, chiarezza nelle decisioni, tempestività delle comunicazioni, funzionalità dell’orario, funzionalità delle attrezzature, funzionalità dell’organiz­zazione, soddisfazione dell’utenza.

Monitoraggio e valutazione delle attività extracurricolari del POF

I docenti che terranno i laboratori extracurricolari e le attività per il recupero disciplinare condurranno, attraverso l’osservazione sistematica, un’azione di monitoraggio per analizzare: l’interesse, la partecipazione, le competenze acquisite dagli alunni, la procedura messa in atto, i punti di forza e i punti deboli dell’attività svolta, per correggere gli errori di impostazione e per superare eventuali difficoltà.

Nella fase intermedia e finale i docenti faranno un consuntivo dell’attività svolta e relazioneranno con la F.S. dell’area 3, che si farà portavoce dei risultati riportati dagli alunni nei rispettivi Consigli di classe.

Per gli alunni dovranno essere verificati, tramite i prodotti finiti, realizzati nei laboratori, e i questionari somministrati, l’interesse per l’attività, le conoscenze e le competenze acquisite.

Per i docenti le procedure di verifica riguarderanno: l’adeguatezza delle metodologie, gli aspetti positivi e negativi dell’organizzazione del lavoro, il livello di ricaduta sugli alunni dal punto di vista della motivazione e delle conoscenze; le competenze acquisite con l’esperienza compiuta e la loro trasferibilità in altri ambiti didattici.

I livelli della verifica saranno attuati anche con l’utilizzo di appositi questionari somministrati ad alunni, docenti e genitori nella fase finale.

Il questionario somministrato ai genitori verificherà la soddisfazione dell’utenza.

Monitoraggio e valutazione dell’area didattica

Avviata l’attività didattica, i singoli docenti e, periodicamente, i Consigli di classe cureranno un’azione di monitoraggio attraverso l’osservazione e verifiche in itinere per rilevare l’interesse, la partecipazione, l’impegno degli alunni; per controllare i risultati raggiunti da ognuno in relazione agli obiettivi prefissi e la validità del percorso per gli eventuali aggiustamenti.

Il coordinamento dell’azione di monitoraggio, che avrà lo scopo di controllare il normale svolgimento delle varie fasi del progetto, per confermare gli itinerari programmati o per procedere alla proposizione di modifiche, sarà operato dal Capo di Istituto affiancato dai collaboratori e dalle Funzioni strumentali.

Prove di monitoraggio

Nell’ambito dell’analisi critica delle pratiche valutative del nostro Istituto e con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore trasparenza, equità e rispondenza delle proposte educative ai bisogni formativi degli alunni, è emersa l’esigenza di utilizzare criteri e strumenti di valutazione degli apprendimenti maggiormente condivisi e affidabili, al fine di comparare il livello dell’ acquisizione delle competenze di ogni classe rispetto all’andamento complessivo dell’istituto nonché valutare il livello complessivo della nostra scuola.

L’obiettivo è quello di giungere ad un sistema di valutazione comune e condiviso da tutti i docenti che consenta una riproposizione del curricolo in base alle esigenze dell’utenza, per una valutazione orientata al miglioramento. La finalità delle prove è individuare ciò che uno studente sa fare con ciò che sa, ovvero valutare le competenze acquisite dagli alunni. Le rilevazioni e l’analisi dei risultati dell’indagine servono esclusivamente a determinare il miglioramento dei livelli di apprendimento degli alunni e non intendono in alcun modo valutare l’operato e la professionalità dei docenti.

Priorità e traguardi del RAV

Per effettuare il monitoraggio delle attività o delle referenze collegate alla didattica bisogna avere chiare quali sono le priorità e i traguardi del RAV. Senza sarebbe, infatti, impossibile.

Solo per fare un esempio ne dettagliamo qualcuna.

PRIORITA’ DEL RAV PER LA VALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE CONNESSE REFERENZE E ALLE FUNZIONI DELLE STESSE

RISULTATI SCOLASTICI

Priorità 1 del RAV

Diminuzione dell’abbandono scolastico

Con traguardo:

Diminuire ulteriormente i punti percentuale dell’abbandono scolastico attraverso attività ad hoc e considerando dove è possibile qualche ora di compresenza

Priorità 2 del RAV

Recuperare le carenze degli alunni in difficoltà

Con traguardo:

Migliorare la situazione di partenza degli alunni con difficoltà attraverso livelli di competenza ed esercitazioni specifiche

Priorità 3 del RAV

Valorizzare le eccellenze

Con traguardo:

Potenziare le competenze degli alunni attraverso la promozione dei loro talenti

RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI (sezione sospesa per questo A.S.)

Priorità 1 del RAV

Potenziare la motivazione dei docenti verso la valutazione oggettiva

Con traguardo

Continuare a creare incontri tra i docenti per comprendere sempre più l’importanza della valutazione oggettiva – programmare attività di esercitazione per gli alunni sul modello delle prove nazionali

Priorità 2 del RAV

Migliorare i risultati delle prove nazionali

Con Traguardo

Aumentare la percentuale degli alunni verso i livelli 3-4-5

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Priorità 1 del RAV

Sviluppare e consolidare le competenze chiave di Italiano- Matematica- Lingue straniere

Con Traguardo

Programmare attività e/o UDA condivise per migliorare le competenze

Priorità 2 del RAV

Sviluppare e consolidare le competenze di cittadinanza attiva

Con Traguardo

Continuare a promuovere le abilità sociali mediante la riduzione di azioni di sanzioni per favorire momenti di riflessione e rimodulazione di atteggiamenti negativi

RISULTATI A DISTANZA

Priorità 1 del RAV

Seguire gli alunni nelle loro fasi di orientamento scolastico e raccogliere informazioni sul loro percorso scolastico scelto dopo l’esame di Stato a conclusione del Primo ciclo

Con Traguardo

Favorire la costruzione di strumenti per il monitoraggio delle celte effettuate dagli studenti

Cosa deve contenere una scheda di monitoraggio

Innanzitutto, una scheda di monitoraggio del Progetto deve contenere il riferimento alla referenza e al progetto da monitorare, all’ordine di scuola a cui si riferisce e ai plessi coinvolti.

Bisogna specificare la tipologia del progetto, ovvero se si tratta di un curricolare o di un extracurricolare, senza alcuna retribuzione, retribuito con il FIS, con altro finanziamento (specificare es. PON, POR o altro).

Inserire il titolo, l’attività svolte in qualità di docente referente, i docenti coinvolti e ruolo svolto nelle diverse attività, gli eventuali esperti esterni, le classi e il numero degli alunni (specificando anche eventuale presenza di alunni BES, DSA, H, non italiofoni).

Per ciò che concerne l’aspetto didattico, si avrà cura di descrivere le finalità formativa, gli obiettivi eventualmente collegati alle discipline o alle educazioni; l’aderenza alla vision, alla mission, al PDM, al PTOF.

Bisogna descrivere le fasi del progetto ( 1 – punto start, 2 – fase 2, 3 – valutazione in itinere, 4 – fase 4, 5 – fase di monitoraggio finale, 6. verifiche e valutazioni). Solo per le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione, avere cura di indicare la percentuale di partecipanti per ogni classe (tipo classe, sezione e numero dei partecipanti sul totale).

Merita, anche in considerazione della particolarità dell’anno, indicare lo stato di attuazione (attività non ancora avviata o con avvio previsto in data da indicare e motivazione del mancato avvio e/o ritardo; oppure attività avviata con indicazione della presunta data della fine, quali attività sono state realizzate, quali attività devono essere svolte; o, in ultimo se l’attività è conclusa con quali attività svolte, la durata in ore, i metodi e le tecniche utilizzate (lezioni frontali, lezioni laboratoriali, lavoro di gruppo, a coppie o altro da specificare), gli strumenti utilizzati (libri, LIM, PC, tablet).

Un cenno alla ricaduta sugli allievi (solo se conclusa) e se l’attività è da ripetere nel successivo anno scolastico.

SCHEDA MONITORAGGIO PROGETTI

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