La responsabilità dei docenti negli scrutini finali. Lettera

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Inviato da Mario Bocola – Sono contrario alla bocciatura degli alunni perché questo atto è una sconfitta per la scuola, per la società, per le famiglie e per gli studenti stessi, ma a volte la bocciatura è occasione di crescita, di maturazione e di responsabilità.

Quando si devono scrivere i voti sul registro elettronico è un momento di grande responsabilità da parte di un docente perché è il coronamento di un anno scolastico di lavoro, in cui sia gli insegnanti che gli alunni si sentono messi in discussione. Se gli alunni vengono presentati allo scrutinio finale per l’ammissione alla classe successiva oppure all’Esame di Stato con votazioni insufficienti in molte discipline allora vuol dire che molte cose non hanno funzionato da entrambe le parti, ossia da quella dei docenti e da quella degli alunni.

Tuttavia bisogna dire che la promozione scontata è un aspetto negativo del processo di insegnamento e apprendimento perché si creano illusioni negli alunni molto alte e forme di accondiscendenza generale del tipo “Non studio tanto mi promuovono lo stesso”. È sbagliata la promozione corale, la quale danneggia fortemente e appiattisce quell’alunno che per un intero anno scolastico ha studiato o meglio per usare un termine più colorito “ha sgobbato” sui libri per raggiungere risultati brillanti. Porre sullo stesso piano l’alunno volenteroso e studioso da quello svogliato ai fini della promozione è un’ingiustizia di fronte alla vita che porrà poi gli stessi alunni ad affrontare scelte difficili ed impegnative.

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