La prova scritta del concorso riservato deve valorizzare l’esperienza d’insegnamento. Lettera

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Inviato da Giovanni Maccarrone – Trattandosi di un’unica prova concorsuale non si può prescindere dall’accertamento delle capacità didattiche del docente e quindi gli argomenti della prova scritta devono riferirsi, necessariamente,ai programmi d’insegnamento delle singole classi di concorso facendo riferimento ad una esperienza concreta sul campo.

Dall’elaborato si deve valutare la capacità del docente di saper preparare la lezione, facendo attenzione ai prerequisiti di conoscenze e abilità necessarie ai suoi alunni, sfruttando al massimo il tempo a sua disposizione. Bisogna valutare la capacità di progettare attività integrative e di recupero dimostrando di conoscere a fondo l’argomento trattato e le dinamiche di apprendimento; sarà necessario,anche, analizzare un eventuale percorso alternativo di inserimento di alunni con handicap.

Un docente moderno è anche innovativo nella didattica e sfrutta le tecnologie a sua disposizione : non si può ,per esempio, rinunciare all’uso di Internet che è la più grande fonte di conoscenza che abbiamo a disposizione ed è necessario sviluppare ,negli allievi, la capacità di saper individuare le informazioni necessarie per arricchire al meglio il loro bagaglio culturale durante ogni attività didattica.

Credo che questi siano i requisiti che bisogna valutare per i nuovi docenti per il bene della scuola e della società.

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