La politica dei figli e dei figliastri. Lettera

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Inviato da Luca Gallo- Il parere del CSPI a proposito del concorso straordinario e’ in linea con le proposte dei sindacati per quanto riguarda le assunzioni di una parte dei precari privi di abilitazione, ovvero entrare nella scuola come insegnante a tempo indeterminato senza nessun tipo di selezione in entrata, alla faccia di chi ha superato uno o piu’ concorsi, o ha dovuto seguire gioco forza corsi a pagamento per non essere scavalcato in graduatoria, o ha dovuto frequentare corsi abilitanti massacranti, oltre che salatissimi.

E’ vero, siamo ancora in emergenza, ma ricordo che questa vicenda va avanti dalla primissima bozza del governo passato, quando si era pensato giustamente ad un concorso ordinario con una quota del 10% da destinare ai precari con piu’ di 36 mesi di servizio, ad oggi avremmo circa 50-60 mila docenti stabilizzati, pronti per entrare in ruolo dal 1 settembre 2020. Ed invece cominciarono subito le proteste dei precari per quel 10% di posti riservati, le istituzioni avevano pensato allora di aumentare questa percentuale fino anche al 50%, ma ai precari ancora non bastava, in effetti si rifiutavano, anche se sprovvisti di abilitazione, di affrontare un vero e proprio concorso.

E allora sempre le istituzioni acconsentirono di esonerarli dalla prova preselettiva, e dall’ acquisizione dei 24 cfu, ma tutto questo ancora non bastava ai precari e ai sindacati che puntarono ad una fase transitoria, dimenticando che suddetta fase c’ era gia’ stata ed aveva riguardato del personale abilitato. Intanto ci fu il cambio di governo e piano piano si inizio’ a sussurrare di prevedere per questi precari un concorso straordinario, 80 domande in 80 minuti, con un programma noto e specifico per la cdc richiesta, ma niente, neanche questa volta i precari erano d’ accordo, il test per lor signori non va bene, in pratica non ci deve essere nessuna valutazione, per loro vale solo l’ esperienza sul campo. A tal proposito ricordo solo che gli abilitati tfa/pas dovettero affrontare nel 2016 un concorso ordinario altamente selettivo, nonostante fossero abilitati e con molti anni di servizio alle spalle, nessun sindacato rappresentativo mosse un dito all’ epoca, ci furono delle situazioni non uniformi nella valutazione delle varie commissioni, ragion per cui un test puo’ rappresentare un metro di giudizio se non infallibile, almeno piu’ oggettivo, non siamo noi insegnanti che per evitare difformita’ di giudizio somministriamo ai nostri studenti test strutturati a risposta multipla?

Credo inoltre che adesso il tempo per studiare non manchi, pero’ 80 domande sono troppe, e allora il ministero subito le scala a 60 in tutto, ops sono sparite le domande di inglese, che vuoi che sia ,nel 2016 ci furono commissioni che all’ orale davano ben 8 punti per l’ inglese, colloquio di livello B2, ma ancora non basta, si dice che i 7/10 sono una soglia troppo alta, chissa’ che il ministero che e’ cosi’ buono non ci viene incontro anche questa volta. Ma poi, a pensarci bene, i concorsi sono stati sospesi per 60 giorni, tranne quelli per titoli, ma guarda l’ aggiornamento previsto per la terza fascia salta, e invece si parla di concorso per soli titoli, si la nostra costituzione lo prevede, ma solo per il personale abilitato, vedremo se riusciranno i nostri eroi a far cambiare anche la costituzione, si dice bisogna assumere i precari per il 1 settembre 2020, come se il precariato e’ un fatto recente, e non una situazione che va avanti da almeno 30 anni.

Ma c’è una pandemia in corso, e allora che i concorsi si facciano ad emergenza finita, alcuni partiti che parlano di concorso solo per titoli sono gli stessi che hanno chiuso le GaE, determinando questo caos assurdo del reclutamento che cambia come cambia il vento.

Se poi vogliamo insistere sulla questione dell’ emergenza sanitaria, mi chiedo come mai questa emergenza non e’ stata presa in considerazione per tutti quei docenti che da quest’ anno si vedono costretti a non poter chiedere il trasferimento per via dei vincoli imposti dall’ esecutivo? Figli e figliasti come al solito? Niente di nuovo, divide et impera dicevano i romani..

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