La nostra opinione onde evitare strumentalizzazioni della Petizione on line pro area unica sostegno scuola superiore

Di Lalla
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Liella Stagno – Se collaborassimo, anzicché darci addosso gli uni gli altri, sono sicura che si potrebbe arrivare ad una soluzione, la migliore, sia per i docenti che andrebbero trattati in maniera equa e non discriminati riguardo all’attribuzione degli incarichi, come avviene adesso, a causa della gestione poco trasparente e clientelare delle aree, sia per gli alunni che non verrebbero strumentalizzati e sottosposti a cambi continui di docenti perché quelli da favorire di turno sono in un’area piuttosto che in un’altra.

Liella Stagno – Se collaborassimo, anzicché darci addosso gli uni gli altri, sono sicura che si potrebbe arrivare ad una soluzione, la migliore, sia per i docenti che andrebbero trattati in maniera equa e non discriminati riguardo all’attribuzione degli incarichi, come avviene adesso, a causa della gestione poco trasparente e clientelare delle aree, sia per gli alunni che non verrebbero strumentalizzati e sottosposti a cambi continui di docenti perché quelli da favorire di turno sono in un’area piuttosto che in un’altra.

Non adottando una soluzione condvisa, invece, stiamo rischiando che la decisione venga presa prescindendo dal nostro parere di docenti, operatori della didattica, molto importanti ai fini dell’inclusione degli alunni con
disabilità nelle classi insieme ai compagni.

La Legge 104 è un piccolo gioiello, quasi come la nostra Costituzione, e dovremmo leggerla cercando di interpretarne il vero senso e applicarla senza travisarne il contenuto.

Non medicalizzazione della nostra professione docente da collegare a singole disabilità, ma didattica personalizzata semplificata o differenziata e metodi per l’ntegrazione da attuare insieme ai docenti delle diverse discipline, che non dovrebbero scaricare sugli insegnanti di sostegno gli alunni con disabilità, ma collaborare per la loro integrazione a tutti i livelli.

Allo stesso modo i docenti di sostegno, in quanto docenti della classe e non mere appedici di "alcuni" alunni, dovrebbero contribuire alla crescita formativa di "tutti" gli alunni delle classi in cui operano e non coltivare il proprio misero orticello per lavorare meno o per deresponsabilizzare il proprio operato.

La nostra professione come docenti di sostegno è fantastica e ci consente, se fatta bene, di potere attivare processi di crescita umana e formativa che coinvolgono tutti: docenti e alunni.
Non credo che ci sia, da questo p.d.v. attività più gratificante nel panorama scolastico.

Dunque, valorizziamola modificando l’attuale sistema che nella forma ci relega a insegnanti di serie b rispetto a quelli delle varie discipline, di cui attualmente dovremmo essere semplici doppioni, cosa che in realtà non è. Io che sto scrivendo, perlomeno non lo sono mai stata, ho sempre lavorato con tutti gli alunni e con tutte le discipline anche quelle non afferenti alla mia area (dunque 132 + 12 + 25 + 1 discipline) pure in classi terminali con programmazione della classe semplificata e non mi sono mai tirata indietro, ma ho sempre cercato la collaborazione dei docenti delle diverse discipline riuscendo a raggiungere ottimi risultati. E’ fondamentale che il corpo docente della classe operi e cooperi congiuntamente per realizzare il successo formativo di tutti gli alunni.

Ribadisco, è importante il nostro parere in questo momento così delicato in cui si sta decidendo come cambiare l’attuale distorto sistema, non perdiamo l’opportunità di dire la nostra per contribuire a realizzare la
situazione migliore possibile per tutti. Non perdiamo l’opportunità di interagire con le varie associazioni e con chi interverrà per unificare le aree in una sola.

GRAZIE

Le motivazioni sono espresse chiaramente sul sito www.areaunicasostegno.org nonché nell’interrogazione dell’On. Alessandra Siragusa, nella risoluzione presentata dall’On. Caterina Pes, in interviste e testimonianze, tra cui quella del Dott. Salvatore Nocera.

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