La dislessia sia la misura della scuola…

Di Lalla
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Massimo Rondi – Come dislessico lieve non riconosciuto vorrei ringraziare il professor Stella (Fondatore Associazione Italiana dislessia, Ordinario di Psicologia clinica, Università di Modena e Reggio Emilia) per il suo chiarificatore intervento riportato nei giorni scorsi anche su La Stampa, a proposito delle diagnosi di dislessia.

Massimo Rondi – Come dislessico lieve non riconosciuto vorrei ringraziare il professor Stella (Fondatore Associazione Italiana dislessia, Ordinario di Psicologia clinica, Università di Modena e Reggio Emilia) per il suo chiarificatore intervento riportato nei giorni scorsi anche su La Stampa, a proposito delle diagnosi di dislessia.

Qui il link al testo comparso su Il Corriere della Sera

Ciò che mi salvò, ai miei tempi, fu l’acutezza di una maestra intelligente e attenta che identificò il mio problema e adottò – lo comprendo ora – maniere dispensative e compensative ante litteram. Ciò mi permise di mettermi in linea con i miei compagni, pur facendo il doppio della fatica.

Ma so che moltissimi altri dislessici, seppure nati parecchi anni dopo di me, non hanno incontrato uguale lungimiranza: penso a Daniele Zanoni, che si è sentito dire da un’insegnante: Non combinerai mai nulla, e si è laureato in fisica. Grazie alla sua grande cocciutaggine.

Ma perché dobbiamo ottenere con fatica ciò che è un nostro diritto? Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…(Costituzione della Repubblica Italiana, Principi fondamentali, Articolo 2). Questa era la premessa della collana Junior di Edizioni Angolo Manzoni, per dire che tutti i bambini hanno diritto alla “lettura”. Se i libri in commercio non sono adeguati, si facciano libri ergonomici…

Questo è uno scopo della Legge n. 170 recentemente varata, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento”: adottare metodi e strumenti dispensativi e compensativi…

Oltre all’AID vorrei ringraziare Vittoria Franco, Franco Asciutti e gli altri parlamentari che l’hanno promossa; Laura Ceccon e tutti quelli che l’hanno appoggiata nel pretenderne la promulgazione e tutte le associazioni, i gruppi, enti e circoli di esperti, insegnanti e genitori che sono sorti col proposito di far sì che la scuola sia a misura di dislessici, anzi che la dislessia sia la misura della scuola.

E non fermiamoci qui!

Concluderei con la famosa foto di Einstein da "Storie di normale dislessia", di Rossella Grenci e Daniele Zanoni (Junior D EasyReading – font "ad alta leggibilità" mirato ai DSA Edizioni Angolo Manzoni 2011):

http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/storie-normale-dislessia-15-dislessici-famosi-raccontati-ai-ragazzi

E con alcune informazioni:

http://www.rossellagrenci.com/2012/01/caratteri-di-stampa-per-i-dislessici/

http://www.angolomanzoni.it/pdf/carattere_easyreading_presentazione.pdf

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