La commissaria Kroes esorta l’Italia a passare al digitale per sostenere la ripresa e preservare l’indipendenza del legislatore

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comunicato Commissione europea – La vicepresidente della Commissione Neelie Kroes – nel riprendere gli appelli lanciati dal settore italiano delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – ha esortato gli italiani a incentivare l’uso delle tecnologie digitali per contribuire alla ripresa del paese e si è espressa in favore di una piena indipendenza dei legislatori nazionali in questa materia.

comunicato Commissione europea – La vicepresidente della Commissione Neelie Kroes – nel riprendere gli appelli lanciati dal settore italiano delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – ha esortato gli italiani a incentivare l’uso delle tecnologie digitali per contribuire alla ripresa del paese e si è espressa in favore di una piena indipendenza dei legislatori nazionali in questa materia.

La commissaria Kroes ha affermato che "investire nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione conviene: le TIC offrono rendimenti più elevati della maggior parte degli altri investimenti di capitale" e ha rammentato che l’uso della banda larga in Italia è del 10% inferiore ai livelli di Francia e Germania. Risultato: l’Italia rinuncia ad un 1-1,5% extra del PIL.

Intanto nel settore delle TIC è in corso un vero e proprio boom dell’occupazione: entro il 2015 serviranno infatti circa 700 000 professionisti nel settore, "un’opportunità enorme per l’Italia e i giovani italiani, perché la quota di studenti di informatica in Italia è solo un terzo rispetto a quella dei paesi dell’Europa occidentale di pari dimensioni."

Secondo la commissaria Kroes, sebbene "il 41% degli italiani adulti non abbia mai usato Internet, ogni cittadino potrebbe trarre dei vantaggi da questo mezzo." Si pensi ad esempio all’utilità dei nuovi servizi di sanità online (e-Health) per i cittadini che nei prossimi anni avranno un’età superiore a 65 anni (uno su tre!).

Da parte sua l’UE si sta impegnando per completare il mercato unico delle comunicazioni elettroniche che consentirebbe uno sviluppo economico pari a 110 miliardi di euro l’anno – la commissaria Kroes ha sottolineato che l’Italia deve prepararsi per poter beneficiare della sua parte di questo guadagno.

Inoltre la commissaria si è detta soddisfatta dell’enfasi posta dal Governo Monti sul mercato unico del digitale e sulle “città intelligenti”, ma ha espresso preoccupazione per le norme recentemente approvate che riguardano l’AGCOM, l’Autorità per le telecomunicazioni. "I legislatori nazionali sono indipendenti e dovrebbero avere il potere e la discrezionalità di prendere decisioni efficaci. Per questo mi preoccupo dell’impatto del recente emendamento parlamentare sul margine di discrezionalità dei poteri dell’Autorità … Mi auguro che possiamo risolvere questi problemi rapidamente e in modo da evitare ambiguità."

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