La carriera dei docenti? Prof ostaggio di studenti, dirigenti e genitori

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Una svota epocale, non c’è che dire, la proposta dell’On. Aprea apparsa sul mensile Tuttoscuola.

Una svota epocale, non c’è che dire, la proposta dell’On. Aprea apparsa sul mensile Tuttoscuola.

La parola d’ordine è "sussidiarietà", una parola per la quale si sprecano fondazioni, e si immolerà la libertà degli insegnanti che fino ad oggi ha permesso di svolgere il proprio lavoro senza condizionamenti di sorta.

Al centro del dibattito c’è la valutazione e la carriera dei docenti per cui si sprecano le proposte e le sperimentazioni improbabili

L’On. Valentina Aprea ha rilasciato una intervista al mensile Tuttoscuola non escludendo relativamente alla valutazione dei docenti la convergenza di diverse modalità valutative:

  • valutazione da parte del Dirigente
  • valutazione da parte degli studenti
  • valutazione da parte dei genitori
  • valutazione da parte degli organi della scuola
  • valutazione da parte di ispettori in collegamento con l’Invalsi

Se per valutare si intende garanzia di un criterio oggettivo, ci troviamo davanti ad una convergenza davvero singolare, dal momento che soltanto l’ultimo criterio, cioè la valutazione dei risultati in termini di competenze acquisite da parte degli alunni, può garantire equità. Per il resto ci sembra una pericolosa convivenza di interessi che possono rivelarsi spesso in contrasto con la libertà di intervento che il docente ha necessità di godere per svolgere al meglio il proprio lavoro.

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