Istanza di intervento urgente a tutela dei dirigenti scolastici toscani

Di Lalla
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inviata dal Dirigente Salvatore Amato – I sottoscritti dirigenti scolastici e docenti, appartenenti a scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, desiderano esprimere con la presente la propria apprensione a seguito della sentenza n. 990/2014 con la quale il Consiglio di Stato, relativamente alle procedure di concorso, ha parzialmente accolto l’appello avverso la sentenza del TAR Toscana n. 748/13, limitando gli effetti della pregressa pronuncia di annullamento ai soli atti compiuti dalla commissione determinata con il decreto in data 2 aprile 2012.

inviata dal Dirigente Salvatore Amato – I sottoscritti dirigenti scolastici e docenti, appartenenti a scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, desiderano esprimere con la presente la propria apprensione a seguito della sentenza n. 990/2014 con la quale il Consiglio di Stato, relativamente alle procedure di concorso, ha parzialmente accolto l’appello avverso la sentenza del TAR Toscana n. 748/13, limitando gli effetti della pregressa pronuncia di annullamento ai soli atti compiuti dalla commissione determinata con il decreto in data 2 aprile 2012.

Pertanto gli scriventi vogliono non solo manifestare il proprio supporto ai lavoratori, uomini e donne, che saranno inevitabilmente pregiudicati da tale pronuncia, ma sollecitare gli organi competenti affinché si trovi una soluzione urgente che tuteli le posizioni degli stessi, in considerazione anche dei vizi di legittimità riconosciuti.

Invero, a seguito della chiusura delle operazioni concorsuali ed all’esito della summenzionata decisione del TAR Toscana, da settembre 2012 sono stati assunti nella Regione Toscana 112 nuovi dirigenti scolastici, che da allora operano negli Istituti Scolastici con un nuovo profilo giuridico, con la perdita conseguente del loro pregresso incarico di docenti e l’assunzione di tutte le responsabilità degli atti connessi e conseguenti alle loro nuove funzioni dirigenziali.

Per effetto della esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato sono palesi quindi non solo le possibili conseguenze sulla validità di tali atti ma altresì il grave pregiudizio che subirebbero le istituzioni scolastiche coinvolte nonché soprattutto in proprio i dirigenti stessi, che non solo hanno rinunciato alla loro pregressa posizione lavorativa, ma in alcuni casi si sono onerati di trasferimenti con coinvolgimento della sfera personale, familiare e
psicologica.

Secondo un costante e consolidato orientamento giurisprudenziale, l’Amministrazione non può far ricadere sul lavoratore reclutato ed immesso in servizio le conseguenze negative dei suoi errori. Per l’effetto, ove siano state riscontrare irregolarità definitivamente accertate dal giudice amministrativo – come nel caso che ci occupa – che conseguentemente ha annullato le operazioni concorsuali, può configurarsi la lesione dell’aspettativa del dipendente assunto con prospettabilità del risarcimento del danno e l’instaurarsi di un ulteriore contenzioso.

Confidiamo pertanto che si voglia intervenire per scongiurare tali negativi eventi e deplorevoli conseguenze che coinvolgono soggetti, persone fisiche con la propria dignità professionale e la propria vita familiare, incolpevolmente pregiudicati da un errore dell’amministrazione.

Tanto premesso gli scriventi

CHIEDONO

l’immediata adozione di tutti i provvedimenti necessari ed urgenti per salvaguardare la posizione giuridica ed umana dei 112 dirigenti scolastici, già in servizio, nonché dei 23 idonei di prossima nomina, coinvolti in tale incresciosa vicenda.

 

Seguono firme e rispettive sedi di servizio

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