Invalsi, via l’obbligo da terza media e quinta superiore. I dettagli

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Il sistema di valutazione Invalsi potrebbe non essere più obbligatorio ai fini dell’ammissione agli esami di stato per gli studenti di terza media, esattamente come avvenuto in via sperimentale per gli ultimi esami di Maturità.

Sarebbe stato il Movimento 5 Stelle a fare pressione sul ministro Bussetti per inserire questa novità nello schema di decreto legge sulla scuola. E’ quanto si apprende da un articolo pubblicato dal quotidiano Repubblica che ricorda come il test Invalsi al computer per italiano, matematica e inglese per la secondaria di I grado non era più parte dell’esame sin dall’anno scolastico 2017/2018, ma era condizione indispensabile per l’ammissione.

Per quanto riguarda il quinto superiore, la non obbligatorietà del test Invalsi è stata una delle novità degli ultimi esami di Maturità; misura sperimentale che il Miur avrebbe dunque deciso di tramutare in atto definitivo. 

La prova Invalsi sia per la terza classe della secondaria di I grado che per la quinta della secondaria di II grado verrebbe svolta nel corso dell’anno scolastico ma la partecipazione non è condizione per l’ammissione.

Nelle ultime rilevazioni Invalsi è comunque emerso che, nonostante le prove Invalsi non fossero obbligatori, molti maturandi si sono sottoposti ugualmente al sistema di valutazione.

Dal punto di vista del responso, è anche emerso che gli studenti di terza media, nel 35% dei casi, hanno difficoltà a comprendere un testo in italiano.

L’abolizione dell’obbligo per la prova Invalsi per l’esame di Stato di primo grado avrebbe tuttavia sollevato dubbi fra i tecnici dell’Istituto, perché – secondo quanto scrive Repubblica.it – “mettere in continua discussione il sistema che misura lo stato di salute delle nostre scuole «rischia di portarci fuori dalle misurazioni riconosciute su un piano internazionale»“.

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