Invalsi e Maturità non vedenti, Bussetti: previsti testi in braille. Riforma sostegno mette al centro lo studente

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Il Ministro Bussetti, rispondendo al Question time al Senato, è intervenuto in tema di inclusione degli alunni disabili.

Il Ministro, riguardo al tema suddetto, ha risposto all’interrogazione della senatrice Malpezzi (PD), la quale ha chiesto cosa intenda fare lo stesso per dare maggiore voce ai disabili e per superare il problema degli alunni non vedenti nello svolgimento delle prove Invalsi e dell’esame di Maturità.

Decreto 66/2017

Il Ministro ha prima ricordato che, al momento del suo insediamento, dei 10 decreti attuativi previsti dal D.lgs. 66/2017 ne erano stati adottati soltanto due e che lo stesso li ha presentati tutti.

Il decreto correttivo del D.lgs. 66/2017, approvato dal Governo in via preliminare lo scorso 20 maggio, mette al centro lo studente. Probabilmente, Bussetti si riferisce alla richiesta delle ore di sosteno che il nuovo Governo ha riaffidato al GLHO di Istituto sottraendola al GIT.

Prove Invalsi non vedenti

Quanto alle prove Invalsi per gli studenti non vedenti, Bussetti ha ricordato che i consigli di classe, secondo quanto previsto dal D.lgs. 62/2017, possono prevedere misure compensative o dispensative, giungendo sino all’esnero dalle prove stesse.

L’Invalsi, inoltre, su richiesta delle scuole invia le prove in formato braille.

Mi sto adoperando – ha concluso il Ministro –  affinché vi sia il braille digitale in tutte le scuole.

Esami Maturità non vedenti

Anche per gli esami di Maturità è prevista la trasmissione in braille delle prove ministeriali, fermo restando la richiesta delle scuole.

Oltre ai testi in braille, è prevista ad esempio la trascrizione dei testi su supporto informatico.

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