Intervista a Libero Tassella: la graduatoria ad esaurimento nazionale per superare il precariato

Di Lalla
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red – La redazione di Orizzonte Scuola ha realizzato un intervista al prof. Libero Tassella, responsabile dell’Associazione Professione Insegnante, che ha stilato una piattaforma in 6 punti per il superamento del precariato.

red – La redazione di Orizzonte Scuola ha realizzato un intervista al prof. Libero Tassella, responsabile dell’Associazione Professione Insegnante, che ha stilato una piattaforma in 6 punti per il superamento del precariato.

Da anni si occupa di precari e graduatorie, probabilmente nessuno come lei può avere un quadro d’insieme sulla situazione attuale.

1) Come vede quanto sta accadendo relativamente allo scontro sull’inserimento a pettine e diritto alla mobilità sul territorio nazionale, nonché le ultime vicende legate alla sentenza del risarcimento per i precari annualmente licenziati?

Vedo due opposti schieramenti: da una parte un governo ostaggio di una parte politica con chiare mire secessioniste e dall’altra la Giurisprudenza, che nel rispetto della Costituzione e di consolidati orientamenti nazionali ed europei, è, di fatto, l’unico organismo in grado di tutelare e di ripristinare diritti soggettivi altrimenti calpestati o disattesi tanto dalla politica quanto dai sindacati.

Mi riferisco al diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro e al diritto di mobilità e occupazione lavorativa sull’intero territorio italiano. La sentenza di Genova potrebbe riaprire nuovi scenari e rendere praticabile l’assunzione dei ricorrenti sul 100% dei posti disponibili in organico di diritto.

2) Da tempo conduce avanti una battaglia sull’istituzione di una "graduatoria nazionale", tanto da potervi identificare la vostra associazione. Ci spiega di che si tratta e quali vantaggi pensiate possa avere?

La proposta di istituzione della Graduatoria Unica Nazionale (GEN) intende ridimensionare l’enorme problema del precariato docente, cioè di quella larghissima fascia di insegnanti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento provinciali , relegati, obtorto collo, in un solo ambito territoriale, spesso avaro di opportunità lavorative a causa dei tagli agli organici che hanno falcidiato migliaia di cattedre.

Un problema che ormai ha assunto proporzioni imbarazzanti per una nazione che si dica civile e democratica.

Se le cose restassero come sono, se cioè si lasciassero i precari confinati in un solo ambito territoriale, la prospettiva, per loro, sarebbe quella di vedere sfumare per sempre la possibilità di stabilizzare il rapporto di lavoro; specie in certe aree del Paese (Sud e isole) maggiormente devastate dai tagli operati, di concerto, dai ministri dell’istruzione e dell’economia.

E se da un canto è vero che ci sono aspiranti che non possono e/o non vogliono spostarsi dall’ambito territoriale di residenza, è anche vero che ce ne sono tantissimi altri disposti a trasferirsi per stabilizzare definitivamente la propria situazione lavorativa, pur di superare la condizione di precaria/o a vita, situazione che deprime, nel contempo, tanto la loro sfera professionale, lavorativa quanto quella umana ed esistenziale.

La proposta di Professione Insegnante, in sintesi, consiste nell’ estendere a livello nazionale la validità della graduatorie ad esaurimento, consentendo al singolo aspirante, in occasione delle procedure di reclutamento, di esprimere più opzioni, secondo un proprio ordine di gradimento: ad esempio, solo la sua provincia di residenza, le province della sua regione, di alcune regioni o l’intero territorio nazionale

Oggi la nostra proposta sta riscontrando consensi sempre più vasti, fra i precari. Mi preme sottolineare che essa non vuole creare schieramenti contrapposti o ulteriori divisioni fra insegnanti meridionali e settentrionali, ma coniuga il concetto del merito con la più ampia libertà di circolazione dei docenti su tutto il territorio nazionale.

3) Pensa ad una graduatoria nazionale solo come soluzione per risolvere l’attuale problema dei precari storici o come modello permanente anche per il futuro sistema di reclutamento?

Penso che la GEN possa, anzi debba costituire i sistema per uno dei canali di reclutamento per titoli, per via della sua specificità di essere ad esaurimento.

Si tenga presente che gli aspiranti che ne farebbero parte sono insegnanti in possesso di numerosi e specifici titoli culturali e di servizio, acquisiti con sacrifici personali e risorse dello Stato, e che dunque lo Stato non può permettersi di disperdere nei mille rivoli di una politica miope e servile, ma che deve valorizzare e tutelare, in quanto importante patrimonio per la scuola e per il Paese.

Crediamo che le sue idee possano essere definite controcorrente, se non addirittura rivoluzionarie. Consideri che da più parti si ipotizza che il futuro delle graduatorie sia in una loro regionalizzazione, altro che "nazionale". Le proposte della Lega trovano ampio consenso anche tra i precari, soprattutto del nord e non solo. Sappiamo ad esempio che Centorrino (assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Sicilia) ha invitato il Sen. Pittoni per illustrare la sua idea di graduatoria regionale in una conferenza.

Non pensiamo a rivoluzioni, cerchiamo soluzioni praticabili e di buon senso che rispettino i principi della nostra Costituzione.

Ma forse in questo Paese , oggi, onorare la Costituzione, è considerato rivoluzionario, mentre si compiono le celebrazioni per il 150°anno dall’Unita d’Italia , c’è ancora chi vorrebbe confinare i cittadini entro rigidi steccati territoriali, regionalizzando l’istruzione istituire steccati doganali, gabbie di disoccupazione, ecc.. La nostra proposta è allo studio delle associazioni dei precari , ed è stata fatta pervenire a tutti gli schieramenti politici come alle OO.SS.

Le posizioni, come è normale che sia in un Paese democratico, sono contrastanti, In ogni caso io e l’Associazione di cui sono responsabile riteniamo che sia una battaglia di civiltà, in nome della liberta: di movimento, di insegnamento, di pensiero.

4) Quali saranno le prossime iniziative della vostra associazione?

Nell’immediato abbiamo preparato una piattaforma in 6 punti a sostegno del reclutamento, abbiamo in mente di chiedere la costituzione dell’area unica di sostegno nella scuola secondaria di II grado e la trasformazione delle tipologia di handicap (dh, ch, eh) dell’istruzione del I grado in tipologia unica di posto nonché la casse di concorso di sostegno. Stiamo allargando la nostra rete di solidarietà e di mutuo soccorso che si fonda sull’informazione, sulla consulenza,sul confronto , sulla condivisione di idee , mezzi , strategie, proposte ala politica e ai sindacati.

Successivamente abbiamo intenzione di curare una piattaforma di riscrittura del CCNI sulla mobilità, che a nostro parere andrebbe snellito e rivisto in molti punti.

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