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Insegnare Coding senza computer, alcune risorse utili

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Tutte le volte che vado in libreria mi soffermo sempre a sfogliare i manuali di informatica e nei giorni scorsi mi è capitato di prendere visione di una guida dedicata agli insegnanti.

Si trattava di una serie di bellissimi volumi, in quanto strutturati in maniera impeccabile, delle varie materie scolastiche con delle schede operative dettagliatissime. Naturalmente mi sono soffermato sulla parte relativa all’informatica.

La cosa che mi lascia perplesso di questa tipologia di libri è che sono, spesso, più dei veri e propri manuali di un dato software, che dei volumi per proporre idee operative. Nella mia visione, forse del tutto personale, un testo che vuole trattare l’informatica come materia, non dovrebbe cadere nella trattazione manualistica di come si fa una determinata cosa con un determinato software. Bensì la strategia da seguire dovrebbe essere quella di far sperimentare agli alunni e studenti le potenzialità di un personal computer, le cose che si possono fare con esso, di come funziona internet e di come usarla al meglio.

Insomma passare da semplici utilizzatori passivi di un PC, che memorizzano un determinato comando e vanno in crisi se gli viene cambiato software, a protagonisti consapevoli.

Forse è proprio per questo che prediligo il coding come strumento di didattica, inoltre non necessariamente per insegnare informatica si deve utilizzare un dispositivo.

Basta una piccola ricerca in rete per scoprire i moltissimi esempi di informatica unplugged. Con questo termine inglese, non me ne vogliano i puristi della lingua italiana, si identificano le attività che utilizzano strumenti, non digitali, per far apprendere i concetti che stanno alla base della tecnologia.

Un primo straordinario esempio è il volume Computer Science Unplugged, progetto mantenuto dall’Università di Canterbury e sostenuto da Google. Sul sito è possibile accedere a diverso materiale da poter riutilizzare per fare didattica senza l’uso di un computer. E’ disponibile un libro in formato PDF, tradotto anche in italiano, ricco di esercizi sotto forma di giochi che guidano alla scoperta delle fondamenta dell’IT.

Esistono poi, come accennato nel precedete articolo, soluzioni unplugged legate al coding. Con CodyRoby, un kit fai da te sviluppato da Alessandro Bogliolo, si possono sperimentare diverse attività di gioco da tavolo, che portano il partecipante ad applicare strategie logico deduttive. Sul sito sono disponibili alcuni esempi di impiego, ma naturalmente l’insegnante può prenderne spunto creando varianti e realizzarne di nuove.

Vi sono poi esempi di didattica unplugged che utilizzano il disegno, come la Pixel Art. Attraverso una griglia da colorare gli alunni scoprono un disegno nascosto dentro ad una sequenza di comandi, in questo modo apprendono come un PC riesce a visualizzare delle immagini con lo schermo.

Ulteriore esempio è CoderKids, attività laboratoriale di Agnese Addone e Caterina Moscetti, dove i bambini in maniera ludica diventano loro stessi protagonisti di un videogioco reale e hanno la possibilità di sperimentare i diversi ruoli.

Questi sono solo alcuni esempi di esperienze didattiche che parlano di digitale senza usare il computer, ma come dicevamo prima, tramite una semplice ricerca ne possiamo trovare altre. Progetti che grazie alla Rete sono disponibili a tutti, per poter essere replicati, migliorati e ricondivisi.

Queste attività, che parlano di digitale senza usarlo, tuttavia non devono essere viste come un semplice ripiego per la mancanza di dotazione hardware, ma bensì come attività integrative che permettono agli alunni attraverso il gioco di capire cos’è l’informatica, come funziona un PC.

Le ore di informatica quindi dovrebbero, a mio avviso, stimolare a conoscere e comprendere. Dovrebbero essere atti creativi e sviluppare competenze logiche. Non quindi solo ad imparare che la tal icona, con quel simbolo, posizionata in quel punto sulla barra degli strumenti permette di fare una determinata funzione. Piuttosto sapere che attraverso un software di videoscrittura, di fotoritocco, di video editing, ecc. si possono fare determinate cose.

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