Insegnanti di religione assunti con piano straordinario, risoluzione M5S

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L’Onorevole Flora Frate della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e afferente al gruppo politico Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione in commissione sugli insegnanti di religione.

“Premesso che:
nel comparto scolastico alcune leggi hanno consentito, negli anni, la stipula disinvolta di contratti a termine. Questo sistema ha creato gravi e pesanti storture, a danno degli insegnanti;

nel 2013 la Corte Costituzionale, chiamata a giudicare la legittimità costituzionale dell`art. 4 L. 124/1999, ha inoltrato un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea al fine di ottenere una pronuncia circa la compatibilità di tale disciplina – relativa al contratto a tempo determinato – con la Direttiva 1999/70/CE, in applicazione sia al lavoro pubblico che a quello privato;

la Corte di Giustizia Europea, con la nota sentenza Mascolo (C. Giust. 28 novembre 2014, cause riunite nn. 22/2013, 61/2013, 418/2013), ha dichiarato l`illegittimità della normativa nazionale;

il precedente Governo è intervenuto con la L. 107/2015 – cd. “Buona Scuola” -, prevedendo un piano di assunzioni straordinario finalizzato alla stabilizzazione dei precari mediante graduatorie o concorsi riservati;

dei vari effetti negativi della L. 107/2015 in questa sede è utile rendere noto che da tale piano di stabilizzazione sono rimasti esclusi, senza alcuna motivazione, gli insegnanti di religione cattolica. Una situazione grave ed incresciosa se si pensa che, su un totale di circa 25mila docenti, oltre 15mila sono assunti all`inizio di ogni anno scolastico con un contratto a tempo determinato. Si tratta di diverse migliaia di docenti: una parte di essi (con il triste primato di oltre 25 anni di servizio precario), pur avendo superato il concorso del 2004, non è stata immessa in ruolo; gli altri, anch`essi con più di 36 mesi di servizio, hanno svolto per la maggior parte un incarico a tempo determinato da oltre 15 anni;

dunque, doppiamente discriminati: perché soggetti a contratti a termine e perché esclusi dal piano di stabilizzazione;

in tutti questi anni non si è mai addivenuti ad una soluzione. Un dramma, umano e professionale, senza fine; docenti che, al termine dell`anno scolastico, vivono nell`incertezza della riconferma dell`incarico;

sarebbe auspicabile intervenire decisamente e quanto prima, mettendo fine ad un precariato storico, perpetrato nel tempo a danno di migliaia di lavoratori.

Avendo ben presente che una possibile soluzione non può, in alcun modo, prescindere dall`anzianità di servizio e dai titoli che gli stessi, negli anni, hanno conseguito;

impegna il Governo:

a valutare la possibilità e la fattibilità di un piano straordinario di assunzione esclusivamente per titoli e per servizio, al pari di quello predisposto dalle Province Autonome di Trento (concorso straordinario ex art. 22 co. 4 Legge Provinciale n. 18/2017) e Bolzano (Delibera Giunta Provinciale nr. 1421 19/12/2017), stante altresì la speciale abilitazione di cui gli insegnanti di religione sono in possesso in forza di quanto previsto ex art. 36 Concordato Stato italiano e Santa Sede (parere Consiglio di Stato 04/03/1958).

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