Insegnamento Ed. Fisica: quali prospettive professionali per i prof?

Di Leonardo Rubini

Dopo l’interrogazione parlamentare ad opera di Giancarlo Giordano sulle prospettive dei laureati in scienze motorie nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione fisica, la risposta della Commissione Cultura, scienza e istruzione spiega che lo sviluppo della persona è ben delineato nelle Indicazioni Nazionali.

Fin dalla scuola dell’infanzia e poi nel primo ciclo di istruzione l’apporto dell’educazione fisica è fondamentale nella formazione di altre aree della personalità.

In tal senso, si specifica nella risposta, una grande risorsa nell’arricchimento dell’attività sportiva nelle scuole è data dalla collaborazione del MIUR con Coni e CIP ma al MIUR interessa principalmente divulgare la trasmissione dei valori dello sport attraverso la promozione sportiva a livello di istituzioni scolastiche in modo da coinvolgere il maggior numero di insegnanti e studenti mentre la collaborazione con il CONI e con gli enti sportivi, privilegia eventi a carattere nazionale coinvolgendo alunni che di fatto già praticano attività sportive. In questo modo non si avvicinano tutti gli alunni allo sport. Per quanto riguarda , poi i progetti che le associazioni sportive propongono alle scuole sono le stesse istituzioni scolastiche a valutarne la validità in autonomia per poi, se lo ritengono giusto, inserirli nell’offerta formativa.

Il MIUR comunque sottolinea che il pieno riconoscimento e la relativa valorizzazione dei titoli universitari dei laureati in scienze motorie facendo notare che il progetto “Sport di classe” introdotto nelle scuole del secondo ciclo della scuola primaria prevedono la presenza di un tutor che affianchi il docente di classe nella realizzazione delle attività sportive.