Inizio anno scolastico, Fantò (PSI): cambia nome Ministro ma i problemi della scuola restano

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Comunicato Luca Fantò (Referente nazionale PSI scuola) – A settembre centinaia di Istituti scolastici continueranno a rimanere privi di dirigenti Scolastici e si vedranno assegnare l’ennesima reggenza; migliaia di maestri, dopo anni di insegnamento, si troveranno ancora nella precarietà.

La precarietà e la “discontinuità didattica” continueranno ad essere una costante della nostra scuola; gli stipendi dei docenti saranno ancora al di sotto della media europea; il personale scolastico resterà insufficiente, le segreterie degli Istituti continueranno ad essere oberate di lavoro ed i corridoi delle aule rimarranno privi di adeguata vigilanza; le problematiche dell’ alternanza scuola lavoro risulteranno ancora irrisolte; i fondi per ristrutturare gli edifici scolastici continueranno ad essere insufficienti.

In compenso, come è avvenuto per i precedenti governi, le scuole non statali continueranno a godere, in forma indiretta o diretta, di sovvenzioni da parte dello Stato e degli Enti Locali; molti profeti della modernità continueranno a ribadire l’importanza dello sviluppo delle competenze, in particolare quelle informatiche, mentre i contenuti, le conoscenze, nell’illusione di poterne individuare di “irrinunciabili”, verranno sempre più messi in disparte.

A settembre (in realtà alcuni casi già da fine agosto), centinaia di Istituti scolastici riprenderanno il loro lavoro e nulla sarà cambiato, se non il nome del titolare del Ministero.

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