Inizio anno scolastico, cosa deve fare il dirigente scolastico

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Dirigenti scolastici: dalla definizione degli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione alla nomina dei collaboratori.  Cosa fare i primi giorni di scuola.

Attività necessarie all’avvio dell’anno scolastico

Manca ormai poco all’inizio dell’anno scolastico e i dirigenti nei primi giorni dovranno svolgere alcune attività necessarie all’avvio dello stesso.

Ecco alcune delle principali attività da svolgere:

  • surroga dei membri del Consiglio di Circolo/Istituto decaduti o cessati;
  • formazione classi e assegnazione alle stesse dei docenti;
  • assegnazione del personale docente ai plessi;
  • definizione degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione;
  • nomina dei Collaboratori;
  • nomina, su indicazione del Consiglio di Classe, del Docente Tutor nell’ambito del percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento;
  • svolgimento delle relazioni sindacali;
  • emanazione delle direttive di massima per il DSGA;
  • adozione del Piano delle attività del Personale ATA;
  • proposta del Piano annuale delle attività;
  • attribuzione Funzioni Strumentali al Personale Docente e Incarichi Specifici al personale ATA;
  • emissione provvedimenti di autorizzazione al personale docente per l’esercizio della libera professione;
  • stipula contratti individuali di lavoro del personale docente e ATA;
  • aggiornamento del Documento programmatico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • aggiornamento delle nomine di Responsabile Interno e incaricati del trattamento dei dati personali;
  • notifica al Personale Docente e ATA, entrato in organico l’1/9/2019. dell’informativa in materia di trattamento dei dati personali;
  • notifica alle famiglie dell’informativa in materia di trattamento dei dati personali;
  • convocazione consigli di classe, nelle scuole secondarie di II grado, se non già fatto entro il 31 agosto, per l’integrazione dello scrutinio finale per gli studenti con debito.

Formazione classi e assegnazione docenti alle stesse

Il dirigente procede alla formazione delle classi e all’assegnazione dei docenti alle stesse, sulla base dei criteri generali definiti dal consiglio di Istituto e delle proposte del collegio docenti.

Assegnazione personale ai plessi

L’assegnazione dei docenti plessi, che avviene sulla base delle proposte del Collegio docenti, è divenuta materia oggetto di confronto, ai sensi dell’articolo 22, comma 8 lettera b2), del CCNL 2016/18:

b2) i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno
dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA;

Il Contratto sulla mobilità 2019/22, inoltre, in caso di sedi ubicate in comuni diversi rispetto alla sede di organico prevede che, fermo restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali, l’assegnazione dei docenti alle predette sedi avvenga salvaguardando la continuità didattica e il criterio di maggiore punteggio nella graduatoria di istituto, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. Si terrà inoltre conto delle precedenze previste dall’articolo 13 del CCNL.

Definizione degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione

Il dirigente  definisce gli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione, sulla base dei quali procedere all’eventuale aggiornamento annuale del PTOF.

Nomina dei Collaboratori

Il dirigente procede alla nomina dei collaboratori, secondo quanto previsto dal D.lgs. 165/01.

Il numero di collaboratori, in base all’articolo 1, comma 83, della legge  107/205, può arrivare fino al 10% dell’organico dell’autonomia dei docenti, che coadiuvano il dirigente in attività di supporto organizzativo e didattico dell’Istituzione Scolastica.

Svolgimento delle relazioni sindacali

La contrattazione integrativa di Istituto, ai sensi dell’articolo 22, comma 2, del CNNL 2016/18, è avviata entro il 15 settembre e deve concludersi entro il 30 novembre.

Queste le materie di contrattazione:

  • attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d’istituto;
  • criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale;
  • criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015;
  • criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali e determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990;
  • criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore
    conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
  • criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti;
  • criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione);
  •  riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica;

Proposta piano annuale delle attività

Il Piano annuale delle attività definisce il numero e il calendario delle riunioni collegiali (collegio dei docenti, consigli di classe, informazione alle famiglie, scrutini, ecc.), in base al monte ore previsto dal CCNL (40+40).

Il dirigente predispone il Piano e lo propone al Collegio docenti per l’approvazione.

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