Inidonei & Governo Letta: la mobilitazione non si ferma

Di Lalla
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Cobas – La vicenda dei docenti inidonei, che in quanto malati vengono utilizzati in altri compiti , “ puniti” con un aumento dell’orario di lavoro ( 36 ore invece di 18, 24 o 25) e che ora si vorrebbe far diventare, d’ufficio, ATA, addirittura declassandoli dal 7°-6° livello al 4° e sottoponendoli a insostenibili ritmi di lavoro , si è imposta all’attenzione di tutti i rappresentanti politici che hanno ben compreso di non potersi macchiare di tale ignominioso atto.

Cobas – La vicenda dei docenti inidonei, che in quanto malati vengono utilizzati in altri compiti , “ puniti” con un aumento dell’orario di lavoro ( 36 ore invece di 18, 24 o 25) e che ora si vorrebbe far diventare, d’ufficio, ATA, addirittura declassandoli dal 7°-6° livello al 4° e sottoponendoli a insostenibili ritmi di lavoro , si è imposta all’attenzione di tutti i rappresentanti politici che hanno ben compreso di non potersi macchiare di tale ignominioso atto.

Ciononostante anche oggi il governo ha rimandato l’approvazione dei disegni di legge presentati sia alla Camera che al Senato da tutti i partiti, per l’abrogazione dell’art 14, commi 13-14-15, della spending review di Monti, per porre così termine all’iniquo tentativo di deportare docenti affetti da gravi patologie sui ruoli del personale amministrativo e tecnico.

Mentre, dunque, dopo una dura stagione di lotte i docenti inidonei sono riusciti a far comprendere le proprie ragioni a senatori e deputati, che si stanno ponendo al loro fianco, il governo cerca ancora di opporre resistenza all’approvazione dei disegni di legge abrogativi delle norme precedenti, adducendo questioni di copertura finanziaria, che tutti sanno non essere il vero problema.

Tre, infatti, appaiono le questioni sostanziali alla base di tale resistenza: porre fine a qualunque residua forma di stato sociale; licenziare definitivamente il personale precario amministrativo e tecnico; trovare un meccanismo di demansionamento continuo attraverso il quale riposizionare personale in esubero, malato e troppo “ vecchio” per stare in classe. Ma l’assedio del parlamento continua e inidonei, precari amministrativi e tecnici, ITP ex enti locali, hanno deciso di ritrovarsi nuovamente in piazza in occasione delle nuove sedute di camera, e senato, slittate al 24 e 25 luglio prossimi. Così, ad un anno esatto dall’inizio della mobilitazione e dello sciopero della fame che ha posto il caso “inidonei” a livello nazionale ed è riuscita a bloccare il provvedimento finale, i lavoratori e lavoratrici si ritroveranno ancora una volta in piazza per gridare il loro fermo no all’intera operazione.

Inidonei/precari ATA/ ITP ex enti locali

Mercoledì 24

Convegno Cesp

ore 9-13

Viale Manzoni, 55- Sala Cesp

A seguire

Sit-in Piazza delle Cinque Lune

( Senato della Repubblica)

ore 13.30-16-30

Giovedì 25 luglio

Sit-in

Piazza Montecitorio

( Camera dei Deputati)

Ore 10-17

Quota 96, si cercano risorse per 6mila pensionandi. Docenti inidonei, nulla di fatto

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