Indicazioni per l’insegnamento della disciplina non linguistica in lingua straniera

Di Lalla
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red – Il Governo ha varato la riforma per la scuola superiore ed essa prevede, per il quinto anno, l’insegnamento nel quinto anno di una disciplina non linguistica in lingua straniera. A chi sarà affidato il conseguimento del prestigioso obiettivo?

red – Il Governo ha varato la riforma per la scuola superiore ed essa prevede, per il quinto anno, l’insegnamento nel quinto anno di una disciplina non linguistica in lingua straniera. A chi sarà affidato il conseguimento del prestigioso obiettivo?

La risposta si trova nello Schema di Regolamento per la formazione iniziale dei docenti, schema che adesso interessa tutti gli insegnanti interessati a salvaguardare il proprio posto in organico.

"ART. 14
(Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera)
1. Le università nei propri regolamenti didattici di ateneo possono disciplinare corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Ai predetti corsi accedono gli insegnanti in possesso di abilitazione e di competenze certificate nella lingua straniera di almeno Livello C1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue” pubblicato nel 2001 dal Consiglio d’Europa.
2. I percorsi formativi di cui al comma 1 sono istituiti per la scuola secondaria di secondo grado e prevedono l’acquisizione di almeno 60 crediti formativi comprensivi di un tirocinio di almeno 300 ore pari a 12 crediti formativi universitari.
3. Per garantire uniformità tra i predetti corsi, le università si adeguano ai criteri stabiliti dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca con proprio decreto, sentito il Consiglio universitario nazionale.
4. A conclusione del corso, al candidato che supera con esito favorevole l’esame finale è rilasciato il certificato attestante le acquisite competenze per l’insegnamento di
una disciplina non linguistica in lingua straniera."

Quindi sono interessati gli insegnanti "in possesso di abilitazione e di competenze certificate nella lingua straniera di almeno Livello C1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue” pubblicato nel 2001 dal Consiglio d’Europa", i quali potranno accedere ad un corso di perfezionamento universitario, che rilascerà l’apposito certificato attestante la competenza per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua.

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