In Calabria il record di analfabetismo funzionale, soprattutto per le donne

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Il professore Giuseppe De Bartolo, professore di Demografia al Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza dell’Unical, ha scritto un articolo pubblicato su opencalabria.com, in cui affronta il tema dell’analfabetismo funzionale.

De Bartolo scrive che “Il livello d’istruzione sta avendo sempre di più importanza come variabile cruciale, oltre a quelle alle tradizionali di età e genere, per spiegare le variazioni dei fenomeni demografici. Infatti, molti studi hanno dimostrato che, per esempio, le donne con un elevato livello d’istruzione hanno meno figli. Così’ come, una maggiore istruzione è associata a una più bassa mortalità e a una salute migliore.”

Il livello di analfabetismo in Italia è sceso grazie alla scuola dal valore di 74,7% del 1861 fino al valore di 1,06% del 2011.
Nonostante questo progresso, secondo il censimento del 2011 si registravano 4.916.504 analfabeti funzionali (595.684 analfabeti e 4.320.820 analfabeti privi di titolo di studio) pari all’8,76 % della popolazione italiana di età superiore a 6 anni, dati che rappresentano un fattore di pesantissima arretratezza.

La Calabria detiene il record negativo

Il dato è grave soprattutto in Calabria, che detiene il record in questa graduatoria di deficit culturale con il 15,2% di analfabetismo funzionale per il sesso femminile e il 10,9 % per quello maschile; in pratica 243.466 persone pur avendo le capacità di leggere e scrivere sono prive di molte competenze nella vita quotidiana.

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