Imparano la LIS per comunicare con una compagna di classe sorda

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GB – Pubblichiamo il comunicato che gli studenti della classe 3a ASS (indirizzo socio-sanitario) dell’Istituto “F.Flora” di Pordenone hanno inviato al quotidiano "Il Messaggero Veneto" in cui descrivono la particolare esperienza con una loro compagna di classe sorda: l’uso della lingua dei segni come comunicazione.

GB – Pubblichiamo il comunicato che gli studenti della classe 3a ASS (indirizzo socio-sanitario) dell’Istituto “F.Flora” di Pordenone hanno inviato al quotidiano "Il Messaggero Veneto" in cui descrivono la particolare esperienza con una loro compagna di classe sorda: l’uso della lingua dei segni come comunicazione.

Noi alunni della classe 3a ASS (indirizzo socio-sanitario) dell’Istituto “F.Flora” di Pordenone stiamo frequentando un corso di “sensibilizzazione alla linguistica per la sordità e la Lingua dei segni italiana (LIS)”.

La necessità e l’interesse sono nati dall’esigenza di comunicare con una nostra compagna di classe sorda. Inizialmente ci siamo trovati a vivere una situazione di disagio in quanto non riuscivamo a relazionarci con lei per il fatto di non conoscere la “sua” lingua, cosa che comportava un reciproco isolamento.

Spesso la guardavamo incuriositi: noi infatti viviamo di musica, di urla, di voci e non riuscivamo ad immedesimarci in lei. Fondamentale è stata la presenza dell’interprete che ci ha aiutati a superare l’imbarazzo iniziale e ci ha consentito di avvicinarci ad un mondo a noi che era del tutto estraneo fino ad allora.
Per noi all’inizio erano semplicemente “gesti” fatti con le mani accompagnati ad espressioni incomprensibili. Tutto quindi è partito dalla nostra reciproca volontà di interagire con la nostra compagna, di poter far parte del suo mondo e nello stesso tempo farla sentire parte del gruppo classe.

Le nostre richieste sono state accolte dalla dirigente scolastica, che ha approvato un progetto proposto dalla coordinatrice del gruppo H. Questo progetto è partito a metà di quest’anno ed è stato esteso anche ad altri alunni dell’indirizzo socio-sanitario, che hanno manifestato interesse.

Ma sarebbe utile estenderlo a tutti i ragazzi, per sensibilizzarli e far loro prendere coscienza del fatto che esistono realtà comunicative diverse dalla nostra, cioè lingue a tutti gli effetti fatte di segni (e non gesti) che hanno una loro grammatica specifica ma si servono del canale visivo-gestuale.
Oggi siamo a metà del nostro corso e anche se ancora un po’ impacciati ed insicuri, riusciamo finalmente a relazionarci con la nostra compagna senza fare ricorso alle solite lavagnette, cercando di comprendere le sue esigenze e i suoi stati d’animo.

Una lode quindi al nostro istituto che ha anticipato alcune linee guida dell’ex ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza, la quale aveva proposto di inserire l’insegnamento della LIS nelle classi.

Per noi questo progetto ha un valore aggiunto, siamo orgogliosi di aver iniziato questo corso e ci sentiamo motivati a continuarlo.
Anche la nostra compagna di classe sorda ha manifestato il suo apprezzamento per questa bella iniziativa, sottolineando quanto la LIS sia importante per la comunicazione con i sordi e non solo, augurandosi che un giorno possa diventare una materia di insegnamento nelle scuole.

Gli studenti della terza A
Istituto Flora Pordenone

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