Immissioni in ruolo sostegno, Docenti GaE Coordinamento Nazionale: incremento organico vittoria di Pirro

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comunicato Docenti Gae Coordinamento Nazionale – Il tanto sbandierato aumento dell’organico scolastico, ad opera della ministra Fedeli, è la solita vittoria di Pirro, il bicchiere quasi vuoto, non mezzo pieno: dei 25000 posti richiesti per svuotare tutte le gae di ogni ordine e grado, ne sono stati autorizzati appena 15000, che se da un lato hanno permesso di tirare un sospiro di sollievo a molte classi di concorso, ad altre non ha alleviato la sofferenza.

È il caso del sostegno di ogni ordine e grado nella maggior parte delle regioni italiane. Il ministero aveva lasciato intendere che avrebbe trasformato il maggior numero di posti là dove le classi di concorso erano maggiormente intasate nella scuola secondaria e specialmente nel Centro-sud Italia dove la situazione è al collasso. Invece tutto questo non è successo: in molte regioni del Centro-sud i posti dati a ruolo alle gae per il sostegno sono stati solo una goccia nel deserto. Anzi in molte regioni, per compensazione con il concorso 2016, zero ruoli sul sostegno alle gae come è successo ad Ascoli Piceno, a Ferrara, nella scuola primaria , a Treviso nella scuola dell’ infanzia o a Firenze nella scuola secondaria di secondo grado, dove ancora una volta i posti messi a ruolo sono stati di poche decine nel più delle città italiane. È il caso eclatante di Roma, con soli 17 posti messi a ruolo per il sostegno scuola superiore, di Napoli con 25 posti a fonte delle centinaia se non migliaia di supplenze che gravano negli ordini superiori.

E allora perché questa situazione, a fronte delle rassicurazioni più volte manifestate dai tecnici del governo sull’esaurimento delle gae del secondo grado ? I 15.000 posti aggiuntivi, stando al parere dei tecnici, avrebbero dovuto risolvere del tutto la situazione della scuola superiore di 1 e 2 grado con l’esaurimento delle GAE. Ancora una volta promesse inevase.

Ma dove sta la colpa? È ricaduta sui direttori degli uffici scolastici provinciali e regionali, lasciati liberi di decidere dove distribuire l’organico aggiuntivo autorizzato dal mef. In alcune regioni come la Campania e il Lazio, la scuola primaria è stata grande beneficiaria di questa lauta distribuzione, a sfavore nuovamente della suola superiore che oggi si vede privata di docenti di sostegno nuovamente.

Ci si chiede perché questa mancanza di comunicazione tra gli organismi politici e istituzionali del ministero e gli uffici scolastici regionali ? Sono forse i direttori regionali i candidati alle prossime elezioni? Il fatto sta che i docenti di sostegno delle gae, sbeffeggiati da questo stato di cose, ora vengono minacciati nella possibilità di lavorare quest’anno: da più fronti, politici e sindacali, si avanza anche l’ipotesi di dare le cattedre di sostegno ai docenti di fase c, per poter permettere loro il rientro a casa. Questa è una proposta a dir poco vergognosa: non ci stancheremo mai di dire che la domanda era VOLONTARIA, l’algoritmo IGNOTO, la permanenza fuori regione SICURA.

GIÙ LE MANI DAL SOSTEGNO: lo gridiamo a gran voce; non si possono dare, a cuor leggero, cattedre così importanti solo per accontentare le pretese illegittime di docenti che non vogliono andare a lavorare nelle sedi loro date ministerialmente.

È aberrante tra l’altro il suggerimento di molti di riconvertire i docenti di fase c, con corsetti dell’ultima ora, sul sostegno. I danni che ne deriverebbero, dall’inesperienza e non adeguata preparazione, sarebbero inimmaginabili.

Il ministro aveva rassicurato che si sarebbe tenuto in gran conto dei bisogni dei ragazzi disabili, allora perché non si assume il personale specializzato e competente delle gae?

Docenti Gae Coordinamento Nazionale

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