Immissioni in ruolo sostegno: attenzione ai posti in deroga, a rischio continuità didattica

Di Lalla
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Molti docenti segnalano alla nostra redazione che la previsione della relazione tecnica in riferimento alle immissioni in ruolo previste dal piano straordinario del 2015 potrebbe portare, per il sostegno, degli sconvolgimenti non di poco conto.

Molti docenti segnalano alla nostra redazione che la previsione della relazione tecnica in riferimento alle immissioni in ruolo previste dal piano straordinario del 2015 potrebbe portare, per il sostegno, degli sconvolgimenti non di poco conto.

Una premessa: la nostra sensazione è che la relazione tecnica diffusa non sia la versione definitiva, e tuttavia poichè al momento conosciamo solo questa, di essa parliamo.

Essa ci dice che sono da assumere dal 1° settembre 2015 100.701 docenti, inclusi i soggetti da assumere ai sensi dell'art. 15 del DL n. 104/2014 (Decreto Carrozza)

Per il sostegno le assuzioni sono così previste

Infanzia/primaria 3.057
Secondaria I grado 1252
Secondaria II grado 4586

8.895 posti (terza tranche del decreto Carrozza)

Ma, in concreto, si stima che nell'a.s. 2014/15 circa 30.000/40.000 docenti delle Graduatorie ad esaurimento coprono una supplenza fino al 30 giugno su cattedra cosiddetta "in deroga".

Una analisi della situazione viene svolta dal sindacato Anief: il problema è che il legislatore, nell'approvare la L. 128/2013, ha preso come riferimento la realtà scolastica di sei anni prima. E non quella aggiornata, utile a rispettare il rapporto uno a due tra docenti e studenti disabili. Adeguamento ribadito tra l'altro dalla sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale, che ha annullato i commi 413 e 414 dell'art. 2 della Legge 244/2007, in base a cui l'organico dei docenti di sostegno va tarato con l'obiettivo primo di garantire il rapporto uno a due tra docenti specializzati e alunni disabili certificati. (Alunni disabili, la Buona Scuola non risolve la carenza di docenti di sostegno: ancora scoperto un istituto su tre )

In realtà la relazione tecnica affronta il problema dei posti in deroga, ma non ci dice quante saranno in questo caso le assunzioni.

Le preoccupazioni si addensano su due fronti: primo quello della continuità didattica per gli alunni (sì, la "supplentite" in una certa misura ha garantito anche questo aspetto), secondo la collocazione degli insegnati che possibilmente finora hanno lavorato solo su sostegno.

In breve: se sarà mantenuto il capestro dell'assunzione prioritaria su sostegno per chi è in possesso del titolo (pur non avendo mai insegnato su tale tipologia di posti e pur potendo ambire ad un posto comune) potrebbe accadere che i posti di sostegno siano assegnati a docenti che occupino in graduatoria posizioni diverse rispetto a quelle di chi in questi anni ha concretamente lavorato sul sostegno. Con il pericolo, per questi ultimi, di dover cercare un posto in albi territoriali a raggio nazionale.

Ma di fatto se i posti in deroga non verranno assegnati alle immissioni in ruolo, dovranno comunque essere coperti da supplenze, che a questo punto sarebbero coperte da personale della seconda fascia delle graduatorie di istituto, e questo scatenerebbe la protesta del precario della GaE assunto su provincia diversa dalla propria.

Diciamo che il lavoro parlamentare dovrà essere anche di limatura in aspetti ancora poco definiti del testo, o perlomeno non comunicati sufficientemente bene.

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