Immissioni in ruolo. Renzi: “discuteremo ancora su quali categorie assumere”. Chi potrebbe rimanere fuori?

Di Lalla
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La partita delle immissioni in ruolo non è ancora conclusa. Se è stato stabilito (e sembra che l'asticella non potrà più essere innalzata) il plafond del piano straordinario di assunzioni previsto per settembre 2015 a 100.701, rimane da decidere con certezza quali categorie di precari assumere. Questo fa presumere che, inevitabilmente, qualcuno rimarrà a bocca asciutta.

La partita delle immissioni in ruolo non è ancora conclusa. Se è stato stabilito (e sembra che l'asticella non potrà più essere innalzata) il plafond del piano straordinario di assunzioni previsto per settembre 2015 a 100.701, rimane da decidere con certezza quali categorie di precari assumere. Questo fa presumere che, inevitabilmente, qualcuno rimarrà a bocca asciutta.

Facciamo una breve cronistoria

Il Documento La Buona Scuola del 3 settembre 2015 proponeva circa 148.100 assunzioni, che avrebbero permesso di svuotare le Graduatorie ad esaurimento e le graduatorie del concorso 2012 (sia vincitori che idonei, cioè coloro che nella graduatoria di merito si sono collocati oltre il numero dei posti messi a bando).

Il documento lasciava le porte aperte anche agli ex congelati Ssis (circa 500) e ai laureati Vecchio ordinamento di Scienze della formazione primaria (circa 9.000)

Poi, la presentazione del Disegno di Legge, a marzo 2015, cambia le carte in tavole. Le assunzioni si riducono a 100.701 (effettivamente il censimento delle graduatorie ha rilevato un numero minore di iscritti) e non prendono più in considerazione nè gli idonei del concorso 2012, nè tantomeno quelle categorie prima ritenute "eventuali". Figurati parlare di docenti della II fascia delle graduatorie di istituto, o accennare ai requisiti della sentenza della Corte di Giustizia europea. Tutti problemi che il Governo vuole rimandare al prossimo concorso, atteso per ottobre 2015.

La desisione dell'esclusione degli idonei del concorso 2012 è stata ampiamente contestata, e ha ancora dei contorni non del tutto chiari (a nostro giudizio sarebbe necessario un ulteriore approfondimento amministrativo per comprendere l'entità – probabilmente modesta – della problematica. Immissioni in ruolo da concorso 2012: idoneo o vincitore? Dipende

E tuttavia al momento si prosegue solo per via politica, attraverso gli emendamenti presentati dai vari gruppi parlamentari.

Oggi la scuola è stata protagonista di uno sciopero di dimensioni grandiose (qui le testimonianze da moltissime piazze d'Italia) e se in un primo tempo, durante una visita a Bolzano stamattina, Renzi aveva messo avanti "la testa dura", ossia l'obiettivo di portare a casa anche la sfida della scuola, dopo la legge elettorale approvata ieri, nel pomeriggio utilizza toni più morbidi e concilianti

"Il tema scuola per me è un tema chiave. Poi nel merito continueremo a discutere nei prossimi giorni: sulle assunzioni di determinate categorie piuttosto che di altre e sull'organizzazione del sistema scolastico. Siamo pronti ad ascoltare e condividere", fermo restando però il principio dell'autonomia."

Dunque, la partita delle assunzioni è ancora aperta. Ce ne dà conferma il fatto che la Commissione Cultura, concluso l'esame dell'art. 5 del DDL probabilmente proseguirà con l'art. 15 e con altri articoli sui quali sia più facile trovare condivisione, lasciando il clou (art. 6 e 7) ai prossimi giorni (molto probabilmente si lavorerà anche sabato e domenica).

Il problema è: se il tetto delle assunzioni rimane invariato e dovremo ancora parlare delle graduatorie di precari di assumere, ci sarà ancora il pericolo che qualcuno possa rimanere fuori? In effetti in un primo tempo si era pensato a coloro che si trovano nelle Graduatorie ad esaurimento per aver conseguito il titolo abilitante possibilmente parecchi anni fa, ma non possono vantare esperienza di insegnamento. E' vero, i titoli di servizio non sono tra i requisiti richiesti per l'accesso al ruolo, ma a questo punto bisogna prendere in considerazione tutte le idee.

Ci auguriamo che il Governo, pur non approvando lo sciopero di oggi (che certo non era contro il provvedimento delle assunzioni) ragioni con mente lucida sulle decisioni da assumere e non scontenti nessuna delle parti in causa.

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