Immissioni in ruolo da concorso abilitati 2018 secondaria: un pasticcio. Lettera

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Prof. Rocco Andrea Trifilio – Gentilissima Lalla, le scrivo per farle conoscere la situazione dei docenti calabresi che in questi mesi stanno cercando in tutti i modi di far valere i propri diritti contro quella che sembra essere
un’ingiustizia da parte del Miur e dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Noi vincitori di concorso, quel concorso tanto voluto dal PD emanato con
il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 59. Arrivati tra le prime
posizioni in graduatoria per poi essere costretti a scegliere su un
contingente di posti residui del 2018 (danno) con decorrenza giuridica del
ruolo da settembre 2019 (beffa), i docenti della provincia di Cosenza si
troveranno fra qualche mese a lavorare a 200-300 km da casa. Ma procedo
con ordine.

Il 06/12/2018 l’Ufficio Scolastico della Regione Calabria visto il D.M.
n. 631 del 25 settembre 2018 che disciplina le modalità di ammissione al
terzo anno FIT, pubblica la disponibilità residuale del 2018 per le
classi di concorso, in visione dalle graduatorie di merito regionali di
cui al DDG per il personale scolastico n. 85/2018, non pubblicate entro la
data del 31 agosto 2018;

Per ogni classe di concorso si sono susseguite, per punteggi errati dei
candidati, svariate rettifiche e riconvocazione ad ogni rettifica; abbiamo
trascorso presso l’Usr della Calabria sia il Natale, sia il Carnevale e
non poteva mancare certamente Pasqua (le convocazioni per le classi di
Lettere sono avvenute persino il 18 aprile).

Nelle varie convocazioni è stato proposto un contratto a tempo
determinato con la scelta di un ambito provinciale sui posti accantonati
con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019, non tenendo conto della
nuova Legge di Bilancio che ha modificato il DLgs 59 che prevede la
scomparsa degli ambiti, la stipula di un contratto a tempo indeterminato e
l’eliminazione del FIT.

Un concorso transitorio, che nasce per permettere finalmente di accedere
all’agognato ruolo per molti docenti che da anni navigano nella seconda
fascia delle graduatorie di istituto ha creato solo caos e malumore; sarà
stato il nefasto nome transitorio perché davvero stiamo transitando nelle
acque oscure dell’Inferno, dove Caronte ha il volto del Miur e Minosse
dell’USR Calabria.

Ogni singolo diritto sancito dalla legislazione italiana in merito a:
-ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
(decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165);
– modalità di svolgimento dei concorsi (decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487);
-trasparenza negli atti pubblici (decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445) perché le numerose rettifiche svolte sulle
graduatorie pubblicate dall’USR Calabria hanno visto solo la
pubblicazione delle nuove graduatorie senza capire chi e come aveva subito
una modifica del punteggio (ed ancora sono tanti i punteggi errati, sia
per eccesso che per difetto, ma all’USR sono stanchi di fare correzioni.

-Persino l’art. 97 della Costituzione italiana è stato completamente
messo da parte. Il citato articolo infatti afferma che il criterio del
merito nella pubblica amministrazione è previsto in Costituzione per
l’eccesso agli impieghi pubblici. Il concorso che l’art. 97 richiede
comporta una selezione fra gli aspiranti che viene fatta sulla base del
merito: un misto di preparazione e di intelligenza che deve essere
dimostrato nelle prove d’esame.

In Italia però il merito è ripagato diversamente: attraverso il D.M. n.
631 del 25 settembre 2018 il Ministero ha disposto espressamente
l’accantonamento e l’indisponibilità nei rispettivi ambiti dei posti
riservati a chi abbia superato le prove concorsuali della Fase
transitoria, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8, comma 6 del d.lgs
n. 59 del 2017 per tutte le graduatorie di merito pubblicate entro
dicembre 2018. Così siamo stati convocati già da dicembre 2018 e abbiamo
scelto l’ambito per l’anno di prova e il successivo ruolo, con
decorrenza da settembre 2019 sulla base dei posti all’epoca disponibili,
comportando un ulteriore e specifico pregiudizio poiché la nostra
possibilità di scelta è stata limitata a un numero di posti ridotto e
non ha tenuto conto di alcun criterio meritocratico.

Ognuno di noi che si è trovato in una posizione favorevole nella
graduatoria di merito ha dovuto scegliere sui posti residui 2018 e chi
verrà convocato nel periodo estivo 2019 avrà la possibilità di
scegliere sulla base di un nuovo contingente pur frequentando il medesimo
anno scolastico di prova al FIT nell’anno 2019/2020. QUESTO IN ITALIA
SIGNIFICA PREMIARE IL MERITO (il famoso articolo 97 della COSTITUZIONE
ITALIANA).

In Calabria faremo i viaggi-lavoro: i docenti dalla provincia di Cosenza
prenderanno servizio, a settembre, nella provincia di Reggio; da Crotone
lavoreranno a Praia a Mare, da Vibo Valentia a Sibari da Reggio al confine
tra Basilicata e Calabria.
I docenti italiani sono in mobilitazione,  perché a tutti i docenti
primi nelle graduatorie è toccata la stessa sorte; è stato chiesto un
confronto con il Miur per poter spiegare il tutto il 12 Luglio, ma ad
oggi ancora nessuna risposta in merito.
In definitiva ciò che chiedono i
docenti che si trovano nella situazione appena descritta è un confronto
con il Miur per poter scegliere sul contingente del nuovo anno scolastico
2019/2020 inserendo anche i posti che sono stati accantonati, per avere
tutti una più ampia possibilità su tutte le province, ma nessuno, al
momento, ci ha ascoltato.
Con Stima e cordialità.

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