Il prossimo contratto scuola deve risarcire gli insegnanti. Lettera

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Libero Tassella – Come é noto l’ultimo contratto nazionale di lavoro, il CCNL 2018 firmato dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola , Uil Rua e Fgu ex Gilda degli insegnanti lo scorso aprile,

ha previsto un aumento miserrimo, in media 40 euro netti, un aumento irrisorio dopo uno stop contrattuale di circa 10 anni a fronte di una perdita di circa 15.000 euro.

Come sapete altresì il contratto scadrà il 31.12.2018. Dall’1.1.2019 saremo di nuovo senza contratto. Ora i contratti sono triennali, prima erano quadriennali con due contratti biennali per gli adeguamenti economici. Orbene i sindacati a settembre già possono presentare ai lavoratori la loro piattaforma contrattuale, qualche sindacato di base, che non partecipa al tavolo negoziale, già ha fatto proposte per il.prossimo contratto.

In attesa delle proposte sindacali qualche considerazione possiamo farla. Il contratto dell’istruzione è solo uno dei contratti tra quelli del pubblico impiego e quello della scuola é ora una parte di un contratto di comparto che prevede la scuola con l’eccezione dei DS, la ricerca, l’Afam e l’ ‘università con l’eccezione dei prof universitari.

Orbene il contratto ultimo è stato il peggiore negli ultimi trent’anni, il peggiore da quando il nostro di lavoro é stato contrattualizzato. Allora ci vuole quello che io chiamo il contratto del risarcimento per la professione insegnante. Un aumento sostanziale consistente e possibile che nel prossimo contratto deve prevedere almeno 200 euro nette nel triennio, per poi incrementarsi nei contratti triennali successivi fino all’equiparazione alla retribuzione dei nostri colleghi europei.

Un contratto che deve prevedere precise risorse economiche da prevedere nel Def 2019 come di seguito elencato.

1) Risorse previste per tutto il.pubblico impiego incrementate come indicato nei punti successivi.

2) Tutti i fondi strutturali di cui alla legge 107/2015 ivi compreso i bonus previsti dalla legge.

3) Tutti i fondi legati alle maggiori entrate per la tassazione del gioco d’azzardo.

4) Tutti i fondi legati al taglio del 50% del finanziamento delle scuole non statali con l’eccezione delle scuole dell’inganzia.

5) Fondi derivati dalla riduzione del Fis del 30%.

6) Fondi derivati dal taglio delle spese per pagare i sindacalisti in semiesoneo e in esonero sindacale.

7) Deducibita’ di tutte le spese inerenti la processione ivi compresa la formazione.

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