Solo il 33% degli istituti ha porte e finestre isolanti

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L’analisi degli Open Data del Miur sull’edilizia scolastica, effettuata da Skuola.net, ha evidenziato che quasi la metà degli istituti- il 42% – dei 40.151 edifici attivi ancora non è dotato di alcun sistema per la riduzione dei consumi energetici.

Solo un terzo delle scuole ‘efficienti’ ha porte e finestre isolanti. Poco più di 1 su 3 (38%) ha potuto montare vetri e serramenti isolanti.Circa 1 su 4 (23%) ha un tetto costruito o ricoperto con materiali isolanti. Troppo pochi, infine, gli edifici che hanno rivestito le pareti (esterne o interne) con il cosiddetto ‘cappotto termico’, un sistema a pannelli che garantisce un buon isolamento (anche acustico): sono appena 1 su 10 (il 12%).

Il 35% degli istituti optano per la ‘zonizzazione’ del riscaldamento, concentrando il riscaldamento nelle aule o nelle aree in cui serve più calore.

Il 27% ha installato pannelli solari, che imprigionano il calore naturale e lo rilasciano all’occorrenza. Qualcuna (pochissime, per la verità) hanno azzardato installando addirittura pannelli fotovoltaici. Più di 1 istituto su 10 usa ancora impianti a gasolio. Molti istituti si sono dotati di fonti che hanno un impatto minore sull’ambiente: tra quelli che hanno risposto al questionario del Miur (l’85% del totale), il 61% ha un impianto centralizzato a metano; ancora meglio quel 2% che ha scelto il Gpl; il 3%, invece, usa il teleriscaldamento (ad acqua); mentre un altro 2% ha un impianto di condizionamento (utile anche in estate).

Il 14% delle scuole ancora utilizza l’alimentazione a gasolio (il combustibile più inquinante tra quelli elencati). Sempre meglio di quell’1% che non ha un impianto funzionante e deve essere riscaldata con le classiche (ma pericolose) stufe elettriche.

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