Idonei fantasma Sostegno: no a legge Carrozza, si a stabilizzazione posti in deroga. Lettera

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Preside lascia la scuola

inviato da Idonei Fantasma Sostegno – Cari lettori di Orizzonte Scuola, abbiamo deciso di scrivere questo breve resoconto nato dalla nostra esperienza di docenti di sostegno specializzati, idonei al concorso scuola 2016 e stabilmente precari, perché non ci ascolta nessuno – non ci ascolta: l’USR Campania, l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Sociali della Regione Campania, le Associazioni dei Presidi, i Sindacati, nonché i Politici dei diversi schieramenti che abbiamo incontrato in questi mesi – e così, almeno, qualcuno che ne avrà voglia potrà leggerci e, magari, sostenerci, per giungere ad un’inclusione realmente realizzabile, non a parole e proclami, ma che sia finalmente concreta e tangibile!

Gli alunni diversamente abili non compaiono né spariscono improvvisamente dalla scuola italiana e, purtroppo, non guariscono di sorpresa miracolosamente. Seguono un percorso formativo ed educativo che – seppur reso difficile da un governo profondamente disattento alle loro esigenze e a quelle delle loro famiglie – dall’ingresso in classe alla scuola dell’infanzia e/o alla primaria li condurrà a frequentare gli istituti di istruzione superiore. Questa semplice costatazione della realtà, di fatto, fa decadere, immediatamente, la necessità strutturale di avere posti in deroga e, per questo motivo, le 47.000 cattedre di sostegno ancora in deroga nell’anno scolastico 2017/2018 rappresentano una vergogna nazionale. Una vergogna nazionale, poiché, continuando a non adeguare l’organico dei docenti di sostegno alle reali esigenze della scuola si disattende profondamente l’attenzione all’inclusione che viene riconosciuta all’Italia da tutto il mondo e, per di più, rappresentano un vero e proprio inganno alla Comunità Europea, dal momento che sono verosimilmente utilizzate per rispettare attraverso un palese raggiro – nascondendo un costo stabile e prevedibile nei meandri dei contratti temporanei e non a tempo indeterminato – i parametri di spesa pubblica.

Vergognosa è la norma introdotta dall’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, con la Legge 128/2013 che ha imposto il limite massimo del 70 per cento dell’organico di diritto di docenti di sostegno rispetto ai posti vacanti. La Legge 128/2013 rappresenta una vera e propria discriminazione verso gli alunni diversamente abili, dal momento che non trova eguali nell’organico delle discipline curriculari. Nonostante sia palesemente incostituzionale, in quanto il diritto allo studio degli alunni con disabilità prevale – sempre – sui vincoli di bilancio (Corte Cost. sentenza 80/2010 e sentenza 275/16), continua ad essere applicata con un rigore senza eguali, con effetti devastanti dal momento che un docente di sostegno su tre per legge deve cambiare ogni anno. Ad aggravare una condizione già di per se insostenibile, la perversa interpretazione delle indicazioni della Comunità Europea (Corte di Giustizia Europea, con sentenza C-22/2013 del 26 novembre 2014) di non reiterare contratti temporanei al personale della Pubblica amministrazione per più di 36 mesi, che con la “Buona scuola” si trasforma nell’impossibilità per i docenti di sostegno con minimo un’abilitazione all’insegnamento, una specializzazione sul sostegno e tre anni di esperienza (anche se generalmente sia la formazione che l’esperienza è ben più corposa) di continuare a prestare la loro opera inclusiva, impedendo la pur minima possibilità di continuità didattica. Di fatto, ai sensi del comma 131 dell’art. 1 della legge 107/2015, dal 1 settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo ed A.T.A. presso le istituzioni scolastiche ed educative statali per la copertura di posti vacanti e disponibili non possono superare la durata complessiva di 36 mesi, anche non continuativi. Gli insegnanti di sostegno servono solo quando c’è da attivare costosissimi corsi di specializzazione nelle università (anche private) o anche per essere impiegati nella scuola e nelle classi per progettare e realizzare le azioni inclusive fondamentali per poter avere una buona scuola nei fatti e non nelle parole? Quest’ultima domanda sorge spontanea dall’amara costatazione che la Ministra dell’Istruzione l’On. Fedeli – per ultima, ma non ultima vergogna del nostro Governo – si è affannata a dichiarare continuamente ed attraverso ogni media possibile dell’assenza assoluta dei docenti specializzati sul sostegno e della conseguente impossibilità di utilizzarli in classe dal primo giorno di scuola immettendoli in ruolo dal I settembre, ma di aver prontamente autorizzato i corsi di specializzazione per porre rimedio a questa infelice realtà. Cantilena ripetuta perfettamente e a mena dito da molti direttori di USR – regionali, dimenticandosi – purtroppo tutti – di avere in moltissime Regioni le GAE (graduatorie ad esaurimento) e GM 2016 (graduatorie di merito del concorso 2016) ancora piene di docenti di sostegno formati e selezionati (anche dagli invocati concorsi, gli unici che possano garantire docenti preparati!) da poter immettere immediatamente in ruolo.

Formare e selezionare per immettere in ruolo i docenti con le competenze indispensabili al BUON funzionamento della SCUOLA e non per alimentare solo il BUSINESS delle ABILITAZIONI creando precariato!

SI – all’immediato adeguamento dell’organico di sostegno alle reali esigenze della scuola;

Si – alla vera continuità didattica, che solo la stabilizzazione dei docenti specializzati può assicurare dal primo giorno di scuola;

SI – alla professionalità delle azioni inclusive svolte da personale specializzato.

NO – alla discriminazione della legge Carrozza, che impone una quota minima del 30% di docenti di sostegno precari a farsi carico delle azioni inclusive necessarie agli alunni diversamente abili senza avere la possibilità di progettarle e programmarle in tempi adeguati;

NO – agli algoritmi folli che ti sbattono in ruolo a centinaia di km di distanza, quando nella tua regione mancano migliaia di docenti di sostegno;

NO – al blocco dell’azione inclusiva svolta dagli insegnanti di sostegno specializzati precari che hanno raggiunto 3 anni di servizio su posti vacanti e disponibili;

NO – alle graduatorie parcheggio GAE – GM 2016 – GMR 2018 – GM FIT 2018.

Continuiamo, nonostante segnali non rassicuranti, ci inducono a prepararci a manifestazioni forti ed eclatanti, a sperare che la silenziosa dedizione al lavoro di tutti i giorni, nonché tutte le energie profuse nelle ulteriori azioni intraprese al fine di salvaguardare non solo i ns. diritti di docenti di sostegno specializzati e selezionati e, ancor di più, di tutti gli allievi disabili che beneficerebbero della disponibilità stabile di docenti specializzati nell’organico delle scuole campane, possano essere benevolmente accolte e opportunamente valorizzate dalle Istituzioni Nazionali e Campane che si occupano di politiche scolastiche, nonché dal nostro attuale Governo, gettando ora le basi per una proficua ed attiva collaborazione anche in vista degli impegni cui saremo chiamati a dare il nostro contributo, sia come professionisti, che a breve come cittadini.

IFS – Idonei Fantasma Sostegno

Scuola Secondaria di Secondo Grado Campania

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