Idonei concorso 2016: rischiamo di essere sorpassati nel concorso 2018 dai bocciati del 2016 e dai colleghi di ruolo

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Comitato idonei 2016 – All’indomani della nascita del nuovo Governo, è doveroso ricordare la situazione degli idonei al concorso scuola 2016.

La 107/2015 introduce, per la prima volta nella storia delle assunzioni concorsuali nella scuola pubblica, un limite alle graduatorie di merito: un tetto del 10% computato sulla base dei posti banditi, oltre il quale non è consentito graduare i candidati che hanno superato le prove concorsuali.
Questo primo schiaffo al merito di chi con tanti sacrifici personali, affettivi ed economici, si è speso per prepararsi al concorso e superarlo, viene ulteriormente vilipeso da un falso tentativo di considerazione introdotto con l’art. 17 del D.lgs 59/2017. che da una parte prevede la possibilità di assumere anche oltre il 10% entro i tre anni dalla individuazione di chi ha superato le prove (ora esteso a 4), dall’altra rappresenta una falsa tutela, specie per le classi di concorso in esubero. Gli idonei al concorso 2016 hanno già superato un concorso, un concorso selettivo, se non addirittura due (nel caso si tratti di idonei abilitati con il tfa).

Oggi, noi idonei 2016, ci ritroviamo, a distanza appena di un anno, a ri-sostenere le stesse prove per un concorso “imbuto”, non selettivo, che è aperto a una platea infinita di concorrenti.

Per come è stata strutturata la tabella titoli, molti di noi (specie per il maxi punteggio attribuito al servizio) rischiano di finire in fondo alle nuove GMRA, sorpassati da colleghi già di ruolo (che utilizzeranno il concorso come escamotage per una mobilità territoriale), se non addirittura dai colleghi bocciati al concorso 2016.

Tutto questo configura un inaccettabile forma di discriminazione e di non-senso politico: L’insensata preclusione dalle graduatorie, sprezzante di ogni profilo di equità e trasparenza nella p.a, costituzionalmente sanciti, la pubblicazione di elenchi graduati degli idonei extra 10% validi per l’assunzione ma al contempo non assimilabili a graduatorie di merito, l’elaborazione di una tabella titoli esplicitamente sbilanciata, il non-senso di doversi sottoporre ad una nuova procedura valutativa per esser graduati nella medesima regione che ci ha già selezionato e graduato, che realizza l’assurda possibilità di “posizionarsi dopo se stessi”, in presenza di graduatorie nella maggior parte dei casi in corso di validità, in spregio alla vocazione naturale della P.a che dovrebbe rispondere a criteri di efficienza ed economicità.

E’ giunto il momento di praticare la paventata discontinuità rispetto alle politiche del precedente esecutivo, la grave discriminazione ai danni degli idonei va sanata.

Siamo consapevoli che una componente importante del nuovo governo ha condiviso e sostenuto le nostre rivendicazioni affermando senza ambiguità la necessità di razionalizzare il piano di reclutamento e in tale ottica di prevedere la prioritaria assunzione di vincitori e idonei al concorso 2016 , prima di procedere all’assunzione di altre categorie di docenti. Siamo persuasi che l’esecutivo possa condividere questa soluzione di buon senso  e ci rendiamo disponibili ad interloquire con il Miur per individuare le soluzioni più consone.

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