I vincitori del concorso 2016 AD01 sono ancora senza cattedra. Lettera

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Inviato da Antonio Longobardi – Sono un docente che ha superato il concorso 2016 per la classe AD01 in Campania.

Voglio sollevare una questione nodale che riguarda le graduatorie che verranno costituite dopo le prove suppletive concorso 2016.

La procedura concorsuale si è terminata a settembre 2016. Purtroppo nel 2016 a causa della mobilità straordinaria e, nonostante la graduatoria fosse stata inviata all’USR in tempo utile per le assunzioni per il 2016/17, l’USR non ha effettuato nessuna immissione in ruolo.

Le prime assunzioni sono state effettuate ad agosto 2017: 44 docenti (di cui un’idonea con riserva pos.115) inseriti nelle G.M.

Abbiamo chiesto all’USR anche un chiarimento riguardo i posti per l’assunzione (ricordo che il concorso bandito nel 2016 era un concorso a posti) e la risposta è stata che non ce n’erano.

Adesso: io mi ritrovo nella parte bassa della graduatoria nella classe di concorso AD01 (arte e immagine e disegno e storia dell’arte); non sono stato assunto s nel 2016, 2017  e quasi sicuramente nel 2018, per i posti non accantonati, e potrei ritrovarmi ad essere ”scavalcato” da chi sta sostenendo le prove suppletive.

Spero davvero che prevalga la “giustizia” ed il buon senso per evitare una situazione paradossale di “vincitori” fantasmi. Aggiungo che nella mia situazione si trovano altri colleghi posti prima e dopo la mia posizione.

Si potrebbe anche ragionare in altro modo: se io fossi stato assunto ad agosto 2017, come successo per alcuni vincitori di concorso nella nostra classe di concorso, sicuramente avrei avuto la garanzia di rimanere immune dagli effetti “giudiziari” del ricorso dei “suppletivi”, il mio posto non sarebbe stato messo in discussione, come non è in discussione quello di chi è già stato assunto e adesso ha avuto anche il diritto alla mobilità.

A mio avviso non dovrebbe nemmeno sorgere il dubbio se inserimento in coda o a pettine dopo le prove suppletive perché l’alternativa alla seconda ipotesi implica il rimettere in discussione i posti di tutti coloro che ad agosto sono stati assunti da G.M.

Una situazione fino ad oggi sconosciuta al mondo della scuola: mai è accaduto, infatti, che in un concorso pubblico si ritrovassero nella medesima graduatoria candidati che avessero superato prove differenti, svolte in tempi diversi e con il gruppo di ricorrenti e le relative commissioni giudicatrici già a conoscenza dei nomi, dei voti e addirittura della posizione dei vincitori nelle Graduatorie di merito già pubblicate.

Una questione che condurrebbe inevitabilmente ad una guerra di ricorsi incrociati dove a perdere sarà ancora una volta il merito, la giustizia e la scuola italiana.

È doveroso quindi chiedere al Miur di attivarsi fin da ora per evitare questa gravissima situazione.

Non possono essere defraudati, a distanza di oltre due anni, i vincitori di concorso dal diritto, stabilito dalla Legge 107, di essere assunti per tutti i posti banditi 113+10% entro il triennio (più proroga fino al 2019) di validità delle Graduatorie di Merito definitive e approvate.

In definitiva tutti i vincitori di concorso chiedono tutele concrete: il Ministro dell’istruzione deve rispondere trovando immediate soluzioni perchè NOI siamo nel “GIUSTO”!.

Saluti
Antonio Longobardi

(VINCITORI SENZA CATTEDRA)

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