I precari aderiscono alla manifestazione FIOM del 16 ottobre

Di Lalla
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inviato da Brunello Arborio – Come lavoratori precari della scuola consideriamo gravissimo ed inaccettabile l’attacco portato avanti dal governo e dal padronato italiano contro i lavoratori, in particolare contro i metalmeccanici.

inviato da Brunello Arborio – Come lavoratori precari della scuola consideriamo gravissimo ed inaccettabile l’attacco portato avanti dal governo e dal padronato italiano contro i lavoratori, in particolare contro i metalmeccanici.

A partire da giugno, infatti, con il ricatto imposto dai vertici Fiat, a Pomigliano è iniziato un processo di smantellamento dei diritti fondamentali dei lavoratori che ha trovato la convergenza dei poteri
forti del nostro paese. Il vergognoso accordo separato, firmato da Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e Ugl, prevede gravi deroghe al contratto nazionale sugli orari di lavoro, sul trattamento di malattia, sull’organizzazione del lavoro. 7

Il dato più preoccupante, poi, per i lavoratori di tutti i settori, è che la clausola di licenziabilità prevista nell’articolo 15 liquida contemporaneamente il Contratto collettivo nazionale, lo Statuto
dei lavoratori e la stessa Costituzione.

Ma Pomigliano rappresenta solo il cavallo di Troia per un attacco complessivo a tutti i lavoratori, che verranno progressivamente privati dei loro diritti fondamentali, compreso il diritto di sciopero. Governo e padroni stanno facendo le prove generali per un nuovo fascismo, in cui i lavoratori verranno resi di fatto degli schiavi senza diritti, nè tutele. Questo intento reazionario, che scardina qualunque regola democratica e costituzionale, si è palesato nella vicenda di Melfi, prima con il licenziamento politico dei tre operai della Fiom, poi con la mancata applicazione della sentenza di reintegro sul posto di lavoro.

Il tentativo di mettere in una angolo la Fiom è evidente, come dimostra anche la disdetta del contratto nazionale del 2008 da parte di Federmeccanica, ed è alimentato dalla Confindustria, dal Governo, dalla maggior parte delle forze politiche italiane, con l’aperto sostegno di Cisl e Uil. Come se non bastasse, anche all’interno della Cgil, lo stesso Epifani critica la Fiom.

Di fronte a questi attacchi, la Fiom si sta battendo coraggiosamente, dimostrando di essere un punto d resistenza alla deriva reazionaria di questo paese. Per questo dobbiamo sostenere attivamente i metalmeccanici nella loro lotta, che è anche la nostra e quella di tutti i lavoratori.

Noi precari della scuola sappiamo bene che la riduzione progressiva dei diritti dei lavoratori non permette di tutelare il lavoro, ma rappresenta sempre l’anticamera del licenziamento. Solo difendendo i
diritti possiamo contemporaneamente difendere il lavoro e con esso la sua qualità.

Il lavoro è come la conoscenza un bene comune non solo per i lavoratori ma per tutta la società civile, per gli studenti che saranno i lavoratori di domani e per le loro famiglie; l’impegno dei docenti,
precari e non, del personale ATA, dei genitori e degli studenti in difesa della scuola, del diritto all’istruzione di qualità è una battaglia che ci accomuna e coinvolge tutti i lavoratori, perché la conoscenza è patrimonio di tutti e diritto universale da salvaguardare come lo è il lavoro, perché attraverso l’istruzione e la costruzione del sapere critico si diventa cittadini e lavoratori consapevoli di se stessi e dei propri diritti.

Il 16 ottobre, pertanto, come lavoratori della scuola, studenti e genitori, scenderemo in piazza accanto ai metalmeccanici e alla Fiom per riaffermare il lavoro, i diritti e la democrazia. "

Cps-Bologna
Cps-Catania
Cps-Liguria
Cps-Marche
Cps-Napoli
Cps-Palermo
Cps-Ravenna
Cps-Roma
Coordinamento lavoratori scuola 3 ottobre-Milano
Movimento Scuola Precaria-Milano
Precari in lotta – Palermo
Precari scuola – Livorno
Rete docenti precari -Bari
CIP- Umbria
Coordinamento Non rubateci il futuro- Iqbal Masih Roma
Coordinamento Scuole Secondarie-Roma
Federazione degli studenti
Forum precari scuola
Rete scuole – Milano

UDS
PUMA
USI-AIT Scuola

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