Graduatorie, il punteggio spetta solo ai docenti che presentano ricorso. Il caso Diritti a Scuola in Puglia

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Rossano Sasso Coordinatore Regionale Noi con Salvini Puglia – Circa 1500 insegnanti pugliesi non hanno ancora ottenuto il riconoscimento del punteggio per il servizio svolto nell’anno scolastico 2015/2016, nell’ambito del progetto “Diritti a Scuola”.

Tale progetto, lo ricordiamo, è frutto di un protocollo d’intesa tra Regione Puglia (che lo finanzia) e Miur, ed è una misura con cui si rafforzano le competenze di base degli studenti di ogni ordine e grado contro la dispersione scolastica e l’esclusione sociale degli studenti.

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti rese con il comunicato stampa del 6 settembre u.s .dall’assessore all’istruzione della Regione Puglia,, il Miur non ha ancora riconosciuto nelle graduatorie di Istituto il punteggio conseguito grazie al servizio svolto, causando in questo modo un danno a tantissimi docenti che avendo un punteggio minore non hanno ricevuto incarichi e quindi non stanno lavorando, e rischiano di non lavorare per i prossimi 3 anni poiché le graduatorie sono appunto triennali.

O meglio, a seguito delle prime sentenze dei Giudici pugliesi che hanno ordinato all’Amministrazione di riconoscere tale punteggio, l’USP di BARI, con la recente nota del 3.10.2017, ha precisato che l’Ufficio riconoscerà il punteggio spettante per il servizio prestato per “Diritti a Scuola” nell’a.s. 2015/16 nelle graduatorie d’Istituto del personale Docente, solo a coloro che hanno presentato ricorso.

Per Rossano Sasso, coordinatore regionale di Noi con Salvini per la Puglia, “siamo dinanzi ad un atteggiamento ambiguo, perché riconoscere il punteggio per un anno e non riconoscerlo per un altro? Tutto questo sta arrecando un notevole enorme a 1600 insegnanti pugliesi che quest’anno rischiano di non lavorare, curioso poi come l’amministrazione riconosca ufficialmente il punteggio solo a chi presenta ricorso al giudice”.

“Ma se è questo che il Ministero vuole – prosegue Sasso – Noi con Salvini Puglia è pronto ad accontentarlo, grazie infatti agli avvocati Graziangela Berloco, legale del movimento, e Gianlugi Giannuzzi Cardone siamo pronti a depositare i primi 200 ricorsi, ai quali ne seguiranno altri, per far tutelare i diritti dei lavoratori ed in tempo utile per questo anno scolastico.

Ancora una volta, dopo gli errori dell’algoritmo, dopo le sviste ministeriali e adesso con una presa di posizione che ci pare immotivata, vengono danneggiati i lavoratori della scuola che per vedere tutelati i propri diritti sono spesso costretti a rivolgersi alla magistratura. Con la Lega al Governo – conclude Sasso – e con maggiore autonomia in materia anche di Istruzione, tutto questo non si ripeterà.

La circolare dell’USP Bari

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