Graduatorie di istituto: supplenza potrebbe essere solo un’illusione per molti dei 700mila docenti, ma la speranza è il concorso

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Premessa: non è possibile ricondurre la situazione alla specifica classe di concorso o provincia, né tantomeno al punteggio di ciascuno.

Come già detto, la posizione acquisita da ogni docente nelle graduatorie di istituto di II e/o III fascia è relativa, poiché al di là delle supplenze lunghe (30 giugno o 31 agosto) le situazioni che determinano la vacanza del posto per brevi periodi sono contingenti e non prevedibili, come per le maternità e le malattie (supplenze queste ultime che potrebbero anche trasformarsi in sostituzioni su lungo periodo).

Certo è, che ad un primo sguardo, vi è sicuramente una sproporzione tra il numero delle domande presentate (quasi 700mila) e il numero di supplenze da assegnare. Proprio il Ministro Fedeli ieri ha avvertito che le supplenze diminuiranno grazie all’utilizzo di una parte dei posti in organico di fatto per le immissioni in ruolo. Nell’a.s. 2017/18 le supplenze potrebbero aggirarsi tra le 85.000 e le 100mila al massimo.

E negli anni successivi, grazie alla fase transitoria che comincerà a smaltire anche la II fascia delle graduatorie di istituto e progressivamente anche la III fascia relativamente ai docenti con tre anni di servizio (ecco cosa prevede la fase transitoria), le immissioni in ruolo potrebbero dare una risposta di più ampio respiro ai docenti che oggi si sono iscritti nelle graduatorie di istituto per il triennio 2017/20, ponendo le basi per una eventuale supplenza.

Il 2018 sarà quindi un anno importante per il precariato scolastico: vedremo come il Ministero saprà affrontare tale passaggio, dato che nello stesso anno scolastico potrebbero essere tre i concorsi da definire:

Concorso a cattedra 2018, potrebbero avviarne 3 contemporaneamente. Vediamo quali

Nonostante le nostre perplessità, nelle scorse settimane anche il concorso per non abilitati è stato ribadito sulla carta, e infatti è stato pubblicato il decreto che disciplina l’acquisizione dei 24 CFU requisito di accesso al concorso stesso. Così l’On. Malpezzi, Capo Dipartimento scuola del PD ”

Il concorso sarà bandito nel 2018, in base alle nuove regole previste dai decreti attuativi della Buona Scuola.

D’ora in poi è previsto che i candidati debbano avere nel curriculum di studi 24 crediti formativi universitari o accademici (acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare). Il decreto firmato oggi fornisce elementi utili per verificare come e dove integrare, se necessario, i propri crediti formativi universitari.”

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