Graduatorie di istituto: “molestia burocratica” valutare le domande entro il 30 giugno. 500 Presidi chiedono proroga a fine settembre

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Si allarga a macchia d’olio la protesta contro la timeline imposta dal Ministero per arrivare alla pubblicazione delle graduatorie di istituto in tempo per il nuovo anno scolastico.

Obiettivo che piacerebbe a tutti centrare, ma non certo a discapito della qualità del lavoro nelle segreterie scolastiche e con il rischio di errori che possono inficiare la correttezza degli elenchi nonché dare seguito ad un’ondata di reclami e ricorsi che renderebbero comunque ingestibili le graduatorie.

Dopo le segnalazioni dei sindacati, dell’Anquap, degli assistenti amministrativi coinvolti in tale lavoro, dei Presidi dell’ANP, ecco ancora un gruppo di 522 Dirigenti Scolastici a chiedere la proroga. Ma mentre finora la data massima richiesta è stata quella del 15 luglio, adesso i Presidi chiedono di slittare l’adempimento a fine settembre.

Una richiesta questa che metterebbe una croce sull’avvio ordinato dell’anno scolastico, in quanto in questo modo le graduatorie definitive potrebbero essere pronte solo a lezioni iniziate, e non ci stupirebbe se si arrivasse a Natale.

Crediamo che la soluzione migliore sia quella di rispettare il lavoro e le aspettative di tutti, tutelando il lavoro di assistenti amministrativi nelle segreterie e nello stesso tempo avendo cura di non mortificare le aspettative dei docenti.

“I dirigenti scolastici delle scuole sottoelencate denunciano l’ennesima “molestia burocratica” e comunicano alle S.S. L.L. l’impossibilità di far fronte all’insostenibile scadenza al 30 giugno 2017 della lavorazione delle domande di supplenza dei docenti. Tra l’altro è già stato annunciato che a fine agosto sarà aperta la procedura per la III fascia ATA, per cui ci sarebbe comunque la sovrapposizione tra le due procedure, carico che il Ministero ha voluto evitare.

Con gli attuali organici e l’impossibilità di sostituire il personale assente è già difficile riuscire a svolgere la normale attività amministrativa che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complessa. In questo periodo si aggiungono ulteriori adempimenti legati allo svolgimento degli Esami di Stato, dei corsi di recupero estivi, alla complessa rendicontazione dei finanziamenti di vario tipo, e alla liquidazione dei compensi al personale scolastico per lo svolgimento delle attività aggiuntive, e questo solo per citare alcune incombenze urgenti.

Non va nemmeno sottovalutato il problema del SIDI che già in condizioni normali pecca di stabilità, e in un periodo come questo, in cui gli accessi si moltiplicano in modo esponenziale per la quantità di operazioni da svolgere (il 19 giugno, al momento dell’insediamento delle Commissioni per gli Esami di Stato, si è dovuti ricorrere in moltissimi casi al cartaceo per l’impossibilità di accedere ai servizi SIDI!) non può dare garanzie di corretto funzionamento.

Chiediamo rispetto non solo nei nostri confronti ma anche nei confronti del personale docente precario che ha diritto ad una corretta valutazione delle domande di supplenza. Non si può pensare che in così poco tempo si possa procedere alla valutazione di una notevole quantità di domande senza incorrere in errori che alimenterebbero i contenziosi e la confusione.

Le scuole, le dirigenze scolastiche e le segreterie scolastiche non possono più essere considerate luogo di ulteriore aggravio amministrativo. Invitiamo la Ministra e il suo Staff a girare nelle segreterie scolastiche, anche nei periodi di normale attività, per verificare di persona le nostre affermazioni!

La valutazione delle domande di supplenza dovrebbe essere garantita con criteri omogenei e invece questo assurdo decentramento in capo alle scuole, dettato esclusivamente dalla soppressione degli U.S.P. che un tempo svolgevano tali attività, porta inevitabilmente alla diversificazione dei trattamenti da scuola a scuola. La complessità della valutazione dei titoli impone una specializzazione che non si può improvvisare e che non può dipendere dalle situazioni più o meno critiche in cui si trova ad operare il personale amministrativo della scuola a cui viene presentata la domanda di supplenza.

Crediamo che la tutela dei diritti dei precari e delle nostre condizioni di lavoro debba necessariamente passare attraverso lo slittamento della scadenza del 30 giugno 2017. Per tale motivo chiediamo alla S.V. di rinviare la scadenza della lavorazione delle domande di supplenza del personale docente a non prima della fine del mese di settembre 2017.

Si richiede altresì di voler verificare l’effettiva efficacia organizzativa dell’attuale procedura e di individuare eventuali differenti modalità di valutazione delle domande che garantiscano correttezza, omogeneità e sostenibilità.

I Dirigenti sottoscritti rappresentano oltre 300 scuole, ma la protesta, il disagio, il senso di abbandono legato alle molte scadenze, alle incombenze ormai non più sostenibili (vedasi aggiornamento RAV, procedure relative ai PON, e via discorrendo) è estremamente diffuso e capillare.

Da tutta Italia, 26 giugno 2017

Cordiali saluti

Gabriella Clemente

Firmato da Dirigenti Scolastici di 522 scuole di ogni ordine e grado, dislocate su tutto il territorio nazionale, firme raccolte in tre giorni

Si allega l’elenco dei Dirigenti firmatari e delle scuole

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