Graduatorie: i docenti del No Pettine chiedono tutela

Di Lalla
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Alessandra Michieletto – Illustrissimi, chi scrive vuole dar voce ad un notevole gruppo di persone che nella loro esistenza hanno fatto una scelta ben precisa: quella di dedicare ogni giorno anima e corpo all’insegnamento. Tutto questo nel rispetto del sistema di reclutamento che da 2007 disciplina la nostra professione: le Graduatorie ad esaurimento. Ora le parole sono importanti, specialmente quando esse sono contenute in una legge come quella del 2007. Il termine ad esaurimento sta ad indicare non solo l’impossibilità sostanziale che le suddette graduatorie vengano periodicamente riaperte, ma soprattutto in conformità a quanto riportato dalla sopra citata norma, il vincolo della scelta di una provincia lavorativa.

Alessandra Michieletto – Illustrissimi, chi scrive vuole dar voce ad un notevole gruppo di persone che nella loro esistenza hanno fatto una scelta ben precisa: quella di dedicare ogni giorno anima e corpo all’insegnamento. Tutto questo nel rispetto del sistema di reclutamento che da 2007 disciplina la nostra professione: le Graduatorie ad esaurimento. Ora le parole sono importanti, specialmente quando esse sono contenute in una legge come quella del 2007. Il termine ad esaurimento sta ad indicare non solo l’impossibilità sostanziale che le suddette graduatorie vengano periodicamente riaperte, ma soprattutto in conformità a quanto riportato dalla sopra citata norma, il vincolo della scelta di una provincia lavorativa.

Oggi, scopriamo sulla nostra pelle che la legge è continuamente soggetta ad interpretazioni del qui ed ora, alle logiche interne ai partiti e agli interessi discutibili di talune organizzazioni sindacali.

Oggi, scopriamo che la scelta del 2007 è stato solo uno specchietto per le allodole e che nuovamente verrà tutto messo in discussione.

Oggi, scopriamo che chi siede a capo del MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, non intende minimamente tutelare i nostri diritti, apprestandosi ad emanare un Decreto Ministeriale che metterà la parola fine alle legittime aspettative della stragrande maggioranza dei docenti italiani.

Oggi, scopriamo che la diatriba sulle graduatorie ad esaurimento ha rappresentato per molti la possibilità di fare propaganda, senza pensare che dietro a quelle stesse mosse politiche c’erano non meri VOTI, ma esseri
umani, con cuori ed anime.

Oggi NOI seguiremo questa logica. NOI che siamo la MAGGIORANZA DEGLI INSEGNANTI ITALIANI. NOI che a quanto pare SIAMO SOLO VOTI.

Oggi comunichiamo a voi tutti che, a partire dalle prossime elezioni amministrative, daremo il nostro voto solo e soltanto alla condizione che i partiti di MAGGIORANZA, tutelino a tutti i livelli la nostra posizione: quella di impedire qualsiasi tipo di trasferimento congelando di fatto le graduatorie.

I docenti NO PETTINE d’Italia.

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