Graduatorie concorso, 5 giorni per il reclamo o fuori dall’orizzonte della scuola. Lettera

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inviata da Alessandro Carbonetti e Alessandro Contadini – Orizzonte scuola ? Ma la scuola ha un orizzonte davanti a se ?

La domanda non è peregrina, se vogliamo che l’orizzonte sia il luogo del sorgere e non del tramontare delle istanze (e non online!) democratiche. Perché queste considerazioni?

A due giorni dall’inizio del nuovo anno, per tutti colmo di astruse speranze e con le orecchie ancora accarezzate dal discorso del Presidente della Repubblica Mattarella, in data 28 dicembre 2018 sono state finalmente pubblicate dall’URS ***  le graduatorie per il concorso sostegno 2018. Che sorpresa ! Non ci sono!!

Spiego: mi trovo nella Socialista Kerala (Stato del Sud India) per un breve soggiorno natalizio con la mia bella, meritato caldo esotico Natale … ma alle ore 11:33 p.m. del 28 Dicembre mi chiama mia madre: “oltre a non essere qui con me, non sei neanche lì dove dovresti essere!” al che io le rispondo: “mamma cosa intendi? sono qui proprio dove dovrei essere, cioè a bermi un bel succo di mango davanti all’oceano indiano e con una bandiera di Che Guevara che mi sventola sulla testa! Il Kerala pensa è democratico e socialista mica socialdemocratico!!” a ciel sereno allora, incrinando per me solo tutto il panteon celeste induista, la Verità!

“Non sei nella graduatoria del sostegno! invia entro 5 giorni una richiesta di rettifica all’USR *** pena l’esclusione dall’orizzonte della scuola! … ah dimenticavo fatti la Pec … e copriti mettiti la crema abbronzante ciao!” (questa ultima osservazione mi parve allora molto meno strana della Verità emersa in un battibaleno da miglia e miglia di oceano di etere!)

Questo breve divertissement, scritto a mo di sfogo personale, vuole avvisare Orizzonte Scuola delle numerose inadempienze da parte delle Istituzioni Scolastiche (Commissione d’Esame e USR ***) nel garantire a noi docenti il pieno diritto ad essere inseriti, e col giusto punteggio, nelle suddette graduatorie.

Questi “traumatizzanti ” (per noi docenti precari e imprecanti!) errori o, come eufemisticamente vengono chiamati “problemi tecnici”, sono vissuti dalla maggior parte di noi col senso di un tragico e ineluttabile destino, con cinico e malrepresso rancore ancora aimè fidente nell’estrema ratio del ricorso al soldo dei soliti sindacati! E’ successo a molti di noi! Esiste un rimborso del danno morale?

Nella notte tra il 28 e 29 mi svegliai a Cochin (Kerala) sul mio materassino cullato dal Mar Arabico, con questo pensiero: “se mia madre non mi avesse svegliato interrotto da questa breve estasi vacanziera … riportandomi alla tetra e grigia burocrazia di quel d’Italia … cosa mai mi sarebbe successo? Se mi fossi davvero perso anche solo per 5 giorni, dimentico di me e del nostro amato e odiato mondo, spegnendo ogni connessione … certo non avrei potuto mai più ricordarmi di me come docente … e forse allora mi sarei potuto permettere solo il Nirvana!!

In sintesi noi terzultimi docenti in poleposition, ormai prossimi all’agognato traguardo per entrare di ruolo, dopo anni fantozziani di iper- specializzazione a salato pagamento, spesso lavorando per anni come precari in regioni italiche ben più lontane dell’India! vediamo questo minacciosamente allontanarsi da noi. Dobbiamo ora davvero ri-correre al ricorso?

L’Eterno Ricorso è la nostra fatalità? Rincorrerlo per superare questo benedetto traguardo? Un mio amico specializzato, di ruolo da circa 10 anni, pochi giorni intendeva consolarmi dicendomi “ci passiamo tutti! Dai al limite fai ricorso!” Proprio questo gli era capitato anche a lui e ad altri, a suo tempo … da- per sempre l’Eterno Ricorso? Mal comune mezzo gaudio?!

L’Orizzonte si chiude.

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