Graduatorie ad esaurimento: le Poste in tilt, il ministero pasticcia, i docenti ne approfittano

Di Lalla
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Lalla – Il Ministero pensava di sistemare la difficoltà incontrata dai docenti nella spedizione della raccomandata per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (ultimo giorno utile) con la nota del 3 giugno in cui concede la possibilità, a chi è in possesso di specifica attestazione da parte delle Poste stesse, di presentare comunque la domanda, fino al 6 giugno (o alle Poste o ad una qualunque scuola della provincia in cui si è inseriti a pieno titolo nelle GAE oppure nelle GDI.). Ma chi non ha avuto la prontezza di farsi rilasciare l’attestazione mercoledì stesso, potrebbe averla oggi o lunedì, e come farebbe a dimostrare di essere stato lì e non aver potuto spedire? potrebbero approfittarne i docenti che sono già pentiti della scelta della provincia, per cambiare nuovamente destinazione?

Lalla – Il Ministero pensava di sistemare la difficoltà incontrata dai docenti nella spedizione della raccomandata per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento (ultimo giorno utile) con la nota del 3 giugno in cui concede la possibilità, a chi è in possesso di specifica attestazione da parte delle Poste stesse, di presentare comunque la domanda, fino al 6 giugno (o alle Poste o ad una qualunque scuola della provincia in cui si è inseriti a pieno titolo nelle GAE oppure nelle GDI.). Ma chi non ha avuto la prontezza di farsi rilasciare l’attestazione mercoledì stesso, potrebbe averla oggi o lunedì, e come farebbe a dimostrare di essere stato lì e non aver potuto spedire? potrebbero approfittarne i docenti che sono già pentiti della scelta della provincia, per cambiare nuovamente destinazione?

Il ministero stesso apre il varco a questa interpretazione, affermando: "Dalla specifica singola attestazione delle Poste non si potrà prescindere,  a meno di una inequivocabile comunicazione al MIUR sul totale o parziale (nel tempo e nello spazio) blocco nel giorno 1° giugno del servizio ricezione raccomandate."

Il ministero cioè si dimostra disponibile ad accettare domande inviate dopo il 1° giugno se le Poste attesteranno in maniera inequivocabile il cattivo funzionamento di mercoledì 1° giugno. A quel punto chiunque dei docenti iscritti in graduatoria, ancora incerto sulla scelta della provincia (o già pentito della scelta) potrebbe approfittarne per l’invio di una nuova domanda.

Stiamo parlando solo di ipotesi, queste situazioni sono al limite e ci auguriamo siano isolate, di fatto però le Poste hanno causato una proroga del termine di scadenza per la presentazione delle domande di aggiornamento.

La nota del 03 giugno 2011

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