Graduatorie ad esaurimento: attenzione alle false notizie

Di Lalla
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red – Nel giro di pochi giorni si sono avvicendate una serie di notizie sulle graduatorie ad esaurimento che hanno creato confusione non solo nei docenti che non seguono giornalmente le vicende normative della scuola, ma spesso anche fra gli addetti ai lavori.

red – Nel giro di pochi giorni si sono avvicendate una serie di notizie sulle graduatorie ad esaurimento che hanno creato confusione non solo nei docenti che non seguono giornalmente le vicende normative della scuola, ma spesso anche fra gli addetti ai lavori.

La prima notizia è stata quella che annunciava la proroga delle attuali graduatorie ad esaurimento per l’a.s. 2011/12 (quindi niente aggiornamenti di punteggi nè cambio di provincia).

Nonostante la formulazione del testo fosse chiara, sono state diffuse notizie secondo cui la proroga riguardasse non uno, ma due anni scolastici, creando confusione.

Adesso la norma scompare dalla versione del decreto milleproroghe pubblicato in G.U. il 29 dicembre 2010, e dunque secondo l’attuale normativa le graduatorie ad esaurimento potranno essere aggiornate nella primavera del 2011 per il biennio scolastico 2011 – 2013.

Ancora una volta però vengono diffuse notizie non veritiere, come quella indicata dall’agenzia APCOM, ripresa anche da un sindacato nazionale: "In linea con quanto previsto dall’ultimo regolamento dal ministero dell’Istruzione, nel prossimo mese di marzo i docenti precari saranno così chiamati ad inserire i nuovi titoli acquisiti negli ultimi due anni: l’incremento, che a differenza di quello del 2009 dovrebbe permettere la scelta di due ulteriori province aggiuntive, mantenendo lo stesso punteggio di partenza (favorendo la cosiddetta collocazione a ‘pettine’), sarà utile sia ai fini delle supplenze sia delle eventuali immissioni in ruolo da attuare in vista del prossimo biennio scolastico."

Nel lancio d’agenzia si afferma cioè che nel prossimo aggiornamento si potrà essere presenti, con inserimento a pettine, in ben 3 province d’Italia. Notizia questa che non trova riscontro in alcuna normativa, dal momento che la legge esistente, la 167/09, dispone per l’aggiornamento delle graduatorie per il 2011 – 2013, la possibilità sì di cambiare provincia, ma solo per sceglierne un’altra (una), con conseguente cancellazione da quella di partenza. A scanso di equivoci vi riportiamo il testo della legge:

"Il decreto con il quale il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca dispone l’integrazione e l’aggiornamento delle predette graduatorie per il biennio scolastico 2011 – 12 e 2012 – 2013, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 1 comma 4 del citato decreto legge n. 97 del 2004, convertito con modificazioni, dalla legge n. 143 del 2004, è improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candidato al trasferimento dalla provincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggiornamento per il biennio scolastico 2007 2008 e 2008 2009 ad un’altra provincia di sua scelta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione nella graduatoria"

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