Giuramento del docente: mi impegno a … Lettera

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Maurizio Parodi (dirigente scolastico) Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio, dichiaro di assumere gli impegni posti a fondamento deontologico della professione docente.

Mi impegno a non arrecare danno, di alcun genere, agli studenti ( Primum non nŏcēre! ); l’insegnamento non dovrà procurare loro disagi o sofferenze e si baserà sul rispetto, sulla sensibilità e sulla cura per bambini e ragazzi che, in quanto tali, necessitano di attenzione, riconoscimento, ascolto.

Mi impegno a praticare quotidianamente una didattica che solleciti l’espressione e lo sviluppo dei bisogni degli studenti, delle loro facoltà, delle loro curiosità, favorendone il naturale desiderio di apprendere.

Mi impegno a promuovere negli studenti la gioia di vivere, l’espressione autentica, il gusto della ricerca, il senso di responsabilità, la propensione a rispettare e aiutare gli altri, consapevole che molti bambini e ragazzi trascorrono più tempo a scuola che in famiglia.

Mi impegno a tutelare la salute psicofisica degli studenti; le loro menti e i loro membra non devono essere deformate da “carichi” che ne forzino le capacità di sopportazione: zaini pesantissimi, immobilità prolungata, eccesso di informazioni, contenuti inadatti, metodi impropri…

Mi impegno a rispettare i diversi tempi di apprendimento e di sviluppo (ogni studente ha i suoi) e ad adeguare, contestualizzandolo, il mio insegnamento, senza abbandonare chi sia più bisognoso, meno che mai ricorrendo alla scorciatoia delle “diagnosi”, di fronte a difficoltà che possano essere superate didatticamente.

Mi impegno a dotare gli studenti delle conoscenze fondamentali, valorizzando il contributo di tutti, giacché ciascuno è portatore di talenti, saperi, risorse che la scuola ha il dovere di “scoprire” e condividere.

Mi impegno a non pretendere dagli studenti ciò che non possano dare, richiedendo prestazioni incongrue per la loro età, per le loro capacità e per la preparazione scolastica ricevuta, in tal modo condannandoli al fallimento, minandone autostima e possibilità di sviluppo.

Mi impegno a evitare esercitazioni o studi estenuanti che possano compromettere il desiderio di apprendere e ostacolare la crescita cognitiva e culturale degli studenti.

Mi impegno a osservare attentamente il comportamento degli studenti e agire con il gruppo e con i singoli per estirpare e rieducare qualsiasi atteggiamento lesivo, sprezzante e discriminatorio, praticando didattiche socializzanti e collaborative.

Mi impegno a sviluppare e aggiornare le mie conoscenze e competenze professionali, in ambito pedagogico, metodologico, didattico, verificandone l’adeguatezza attraverso il monitoraggio continuo degli esiti (non solo le prestazioni cognitive individuali, ma anche le capacità di relazione, di cooperazione e autoorganizzazione degli studenti) per adottare i correttivi eventualmente necessari.

Mi impegno a evitare qualsiasi delega indebita alle famiglie, rispetto al compito di insegnare e insegnare a imparare, ché richiede competenze professionali specifiche, quelle di cui sono titolari i docenti.

Mi impegno a garantire agli studenti il tempo libero di cui hanno bisogno e diritto, per stare in famiglia, praticare sport e altre attività extra scolastiche, frequentare gli amici, sviluppare propri interessi, giocare…

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