Giuliano (M5S): non lasceremo gli studenti senza insegnante di sostegno

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Il Sottosegretario Salvatore Giuliano (M5S) in una intervista sul FattoQuotidiano di oggi risponde ancora una volta ad una domanda sui presunti tagli al sostegno nella Legge di Bilancio 2019.  

In Legge di Bilancio – afferma Giuliano – abbiamo previsto solo lo stanziamento per l’a.s. 2019/20 ma è chiaro che le risorse ci saranno anche per i successivi. Semplicemente saranno calcolati di anno in anno.  Non lasceremo gli studenti senza docenti di sostegno.

Dello stesso meccanismo aveva parlato il Ministro Bussetti nel messaggio di auguri di fine anno  “Da quest’anno le risorse per le supplenze del sostegno vengono individuate anno per anno. Quindi con le prossime manovre saranno di volta in volta iscritte in bilancio, programmando la spesa sulle necessità previste. Il Ministero continuerà sempre a garantire il sostegno a chi ne ha bisogno.”

Una scelta che lascia perplessi, e sicuramente con il fiato sospeso le famiglie che contano sulla figura dell’insegnante di sostegno.

Corsi per acquisire la specializzazione

Quarantamila nuovi docenti di sostegno in tre anni, ma il decreto tarda ad arrivare. Una prima bozza era stata inviata all’esame del CSPI, che aveva avanzato non poche critiche, soprattutto alla luce della Legge di Bilancio 2019.

I requisiti di accesso al corso sono infatti cambiati, aprendo i corsi anche ai laureati con 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche ma secondo il Dott. Bruschi della segreteria del Miur ci si potrebbe spingere fino ad inserire la partecipazione dei docenti con 3 annualità di servizio senza i 24 CFU, in analogia ai requisiti del concorso ordinario. Tutto ancora da stabilire, intanto mancano pochi mesi alla definizione dei nuovi organici.

36% docenti di sostegno lavora senza titolo

Il report Istat 2017/18 su inclusione scolastica, accessibilità, qualità dell’offerta e caratteristiche degli alunni con sostegno riporta un quadro negativo per quanto riguarda le supplenze.

Il 36% degli insegnanti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari poiché la graduatoria degli insegnanti specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda.

Riforma sostegno

Il decreto n. 66/2017 (attuativo della Buona Scuola) entrerà in vigore il prossimo 1° settembre 2019.

La decisione delle ore di sostegno da assegnare a ciascun alunno disabile e la relativa richiesta, secondo le modifiche che il Governo intende attuare, non spetteranno più al GIT, ma ai docenti, alla famiglia, all’equipe medica e all’Ente locale. 

Un’altra novità della riforma del Governo riguarda l’introduzione della continuità didattica garantita dall’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno.

Legge di bilancio, riforma sostegno rinviata al 1° settembre 2019

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