Gallo (M5S): La chiamano alternanza, in realtà è sfruttamento, bisogna investire sulla qualità della formazione

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M5S – “Abbiamo un obbligo nei confronti delle generazioni future, dargli delle opportunità.

E invece il progetto dell’Alternanza Scuola-Lavoro, partorito nell’ottica di garantire agli studenti un’opportunità formativa, si è trasformata in una forma di sfruttamento lavorativo che va a discapito del loro percorso di studi e a completo favore delle aziende. La stampa continua a denunciare le distorsioni del programma di Alternanza con gli studenti che si ritrovano costretti a ricoprire ruoli non adeguati agli obiettivi che la scuola dovrebbe raggiungere: ci sono ragazzi che studiano al linguistico catapultati a fare i lavapiatti all’estero, altri che fanno volantinaggio. Oggi gli studenti protestano in tutta Italia contro questo perverso disegno della Buona Scuola e il MoVimento Cinque Stelle è dalla loro parte”.

A dichiararlo è Luigi Gallo, deputato M5S in Commissione Cultura.

“Vorrei sapere in quale cassetto del Miur è finita la Risoluzione del MoVimento Cinque Stelle approvata in Commissione Cultura – continua Gallo – per garantire incentivi alle realtà che, nei progetti di Alternanza, propongono un percorso di vera formazione agli studenti. Non voglio più vedere ragazzi che conoscono 3 lingue fare i lavapiatti: per il Movimento 5 Stelle l’Alternanza non può essere obbligatoria e deve essere concepita come un percorso di formazione. Pensiamo quindi, che occorre dimezzare le ore di Alternanza e raddoppiare le risorse disponibili, investendo sulla qualità delle ore di Alternanza e non sulla quantità”.

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