Il fundraising come progetto di alternanza scuola-lavoro? Si può fare

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In questa sezione dedicata alla collaborazione tra OrizzonteScuola e il portale di orientamento WeCanJob.it, oltre a mettere a disposizione la strumentazione informativa dedicata, vogliamo raccontarvi alcune esperienze significative di alternanza scuola-lavoro sperimentate dalle scuole italiane.

Si tratta di pratiche interessanti, progettualità innovative o strategie per risolvere le problematiche usuali. A queste esperienze si può far riferimento anche per altri istituti. Oggi parliamo della pratica positiva di alternanza scuola-lavoro sperimentata da un liceo classico di Roma, che ha utilizzato il fundraising come esperienza “lavorativa” per gli studenti del 3° anno.

Finanziare le idee con fundraising e crowdfunding

Stimolare gli studenti e le studentesse a liberare le proprie idee d’impresa e a cercare di realizzarle può essere un’esperienza “lavorativa” molto stimolante. Non dobbiamo dimenticare infatti che nel mercato del lavoro odierno mettersi in proprio può essere una soluzione conveniente per avviare una carriera professionale in diversi settori. Sfruttare appieno le possibilità della cosiddetta autoimprenditorialità richiede però anche competenze e conoscenze nel trovare i sostegni e i finanziamenti necessari. Come finanziare un progetto imprenditoriale? Gli strumenti che più si sono diffusi per sostenere l’imprenditorialità profit e non profit sono il fundraising e il crowdfunding.

  • Il fundraising indica la raccolta fondi per sostenere un’organizzazione non profit in progetti di lungo periodo. I donatori condividono le strategie e la mission del progetto, quindi si avvicinino all’organizzazione – in questo caso, la scuola – e in alcuni casi decidono persino di partecipare alle iniziative come volontari, oppure di assistere alla presentazione dei risultati dei progetti sostenuti o anche solo di incontrare di persona i beneficiari, in questo caso docenti e studenti.
  • Il crowdfunding è invece una delle forme di raccolta fondi di cui si può servire il fundraising, specialmente nella fase iniziale e di start up. Il crowdfundin è uno degli strumenti più diffusi per sostenere l’imprenditorialità giovanile in Italia. Si tratta di uno scambio di informazioni, idee e progetti tra persone o gruppi di persone (crowd) cui segue la condivisione di capitale (funding) attraverso strumenti informatici (social media, social network), in un ambiente virtuale (internet). Ai donatori, ovvero a chi decide di finanziare anche una piccolissima parte di un’idea, è spesso riconosciuta una piccola ricompensa. Ad esempio, se si dona una quota per favorire un progetto che prevede l’apertura di una biblioteca in una scuola, il donatore può ricevere una tessera omaggio.

Cercare fondi online è semplice: in Italia ci sono almeno 76 piattaforme che permettono di presentare il progetto e avviare la raccolta e per il solo 2016 la raccolta online ha superato i 90 milioni di euro. Abbiamo raccontato qui dati e le principali piattaforme italiane di crowdfunding operative oggi in Italia.

Il fundraising nella scuola

La raccolta fondi è possibile anche per la scuola, dove è praticata già da tantissimi istituti. Si tratta di una grande opportunità per fare esperienze di alternanza, come quella molto interessante sperimentata dal Liceo classico statale Vivona di Roma assieme a Scuola Fund-raising.it. Partito nel marzo del 2016 e rivolto ai ragazzi del terzo anno, il progetto è stato uno dei primi a inserire proprio il fundraising tra le tematiche “lavorative”. L’obiettivo era far diventare la biblioteca scolastica un Bibliopoint, ossia una biblioteca aperta a tutta la cittadinanza, inserita nella rete delle Biblioteche di Roma, tramite la sottoscrizione di una Bibliocard. Per questo è stato organizzato un evento di raccolta fondi che promuovesse il Bibliopoint e raccogliesse quante più sottoscrizioni di BiblioCard. Il Bibliopoint è stato inaugurato nel febbraio 2017. Parte del ricavato va al Liceo Vivona che lo utilizzerà per finanziare progetti legati alla promozione della lettura e attività culturali. Il Liceo Vivona è diventato così la 15a biblioteca scolastica ed è andata ad aggiungersi alle 37 biblioteche comunali di Roma.

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