In forse gli scatti stipendiali per il 2011, incertezza per gli anni futuri

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red – Dalla Corte dei Conti arriva la critica, non si sono raggiunti gli obiettivi di riduzione della spesa previsti dall’art. 64 della legge 133/08 quindi in forse i 664 milioni di euro previsti per gli scatti di anzianità relativi al 2011.

red – Dalla Corte dei Conti arriva la critica, non si sono raggiunti gli obiettivi di riduzione della spesa previsti dall’art. 64 della legge 133/08 quindi in forse i 664 milioni di euro previsti per gli scatti di anzianità relativi al 2011.

La causa, secondo la CdC, è da rintracciarsi nella mancata riduzione degli organici a seguito della sentenza della Corte costituzionale che assegna alle Regioni l’esclusiva materia di razionalizzazine della rete scolastica.

Salta dunque l’accordo con i sindacati che prevedeva un diverso trattamento del blocco degli scatti per la pubblica amministrazione previsto dalla legge del 30 luglio 2010 n. 122, attingendo da quel 30% dei risparmi provenienti dai tagli e destinati alla meritocrazia.

Un problema che con molta probabilità si riproporrà anche per il 2012, 2013 e 2014. In forse anche gli scatti retributivi maturati negli anni 2013 e 2014 per i neo immessi in ruolo.

I sindacati non ci stanno.

La UIL chiede di "evitare ulteriori tensioni ed incertezze nel mondo della scuola" e invita i ministri affinchè procedano alla certificazione delle risorse.

Scrima, CISL, chiede di "onorare gli impegni", dal momento che "sugli scatti di anzianità esiste un’intesa che ha già funzionato per il 2010 e deve valere anche per gli anni successivi", "gli impegni sono chiari – afferma il segretario – sottoscritti nel decreto interministeriale 3 del 14.1.2011, e grazie a quell’intesa gli scatti maturati nel 2010 sono regolarmente pagati dal gennaio scorso: per quelli relativi al 2011 il percorso è tracciato e parte dalla certificazione delle risorse disponibili."

La FLCGIL chiede invece di "convocare i sindacati scuola sugli scatti di anzianità per conoscere i tempi entro cui verrà percepito l’aumento" e accusando "questo governo dichiara e smentisce se stesso, alimentando caos e incertezze."

Rino Di Meglio, segretario FGU ha commentato così la notizia: "è di una gravità eccezionale e ci lascia sorpresi, considerata l´entità gigantesca dei tagli che hanno colpito la scuola. Se questa è la premessa per non onorare l´impegno assunto dal ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, la risposta del mondo della scuola non potrà che essere forte". E rilancio una protesta unitaria a fine ottobre.

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