Formazione neoimmessi in ruolo: da oggi il questionario per l’attività online. Guida alla piattaforma Indire

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Il Questionario per l’Attività Online sarà disponibile a partire dal 25 Maggio 2015 sulla piattaforma INDIRE sulla quale stanno lavorando, dal 4 maggio, i docenti neoimmessi in ruolo.

Il Questionario per l’Attività Online sarà disponibile a partire dal 25 Maggio 2015 sulla piattaforma INDIRE sulla quale stanno lavorando, dal 4 maggio, i docenti neoimmessi in ruolo.

L'anno di formazione dei neoimmessi 2014/15 ha visto la nascita di un nuovo portale del MIUR, che consente di preparare, in maniera totalmente guidata, la relazione finale, che sarà discussa alla presenza del comitato di valutazione, atto finale che confermerà o meno l'immissione in ruolo.

Il portale è diviso in due spazi: il Portfolio e quattro questionari.

Nel Portfolio si descrivono le esperienze più significative (curriculum formativo), si illustra l'attività svolta in preesenza del tutor (Peer to Peer), si riflette sullo sviluppo della propria professionalità (bilancio delle competenze).

I quattro questionari saranno utilizzati per il monitoraggio della formazione e servono ad esprimere le considerazioni personali sulle varie fasi del percorso progettato per i docenti neoassunti.

La loro compilazione è un requisito per la chiusura della fase di lavoro online. Essi riguardano gli incontri iniziali e finali fatti in presenza nei vari csa, i laboratori formativi dedicati svolti sempre in presenza nelle varie scuole polo, l'attività di osservazione di una sequenza didattica nel Peer to peer con il tutor accgliente della scuola sede di servizio, l'ultimo questionario è quello sull’Attività Online svolta.

Il Portfolio è invece formato da Curriculum Formativo, Attività didattica, Bilancio delle competenze.

Il Curriculum Formativo consta nella descrizione di esperienze del passato che si ritengono significative per la propria professionalità. Si possono inserire da 1 a 5 esperienze, che non devono necessariamente riguardare la fase di insegnamento scolastico, ma anche esperienza di vita che ci hanno formato e che magari ci hanno spinto verso l'insegnamento e la formazione : un esempio potrebbe essere un'attività di volontariato, ma anche incontri con colleghi o alunni che ci hanno dato qualcosa in ambto umano e professionale.

Per ciascuna esperienza va segnato l'Ambito dell’esperienza, ossia il nome dell’evento o dell’attività che si vuole inserire, ad esempio "Progetto Lingue 2000",
l'anno di inizio e durata di svolgimento dell’attività in mesi,attenzione ad indicare solo il numero; breve descrizione dell’attività per un massimo di 1000 caratteri: attenzione anche ai caratteri, il portale li conta e impedisce di proseguire la scrittura se sono stati usati tutti.

La sezione dedicata all'Attività Didattica aiuta a descrivere e documentare una sequenza didattica realizzata in collaborazione con il tutor preferibilmente nella fase “Peer to Peer" (CM 6768 del 27/02/2015). E' divisa in tre sezioni: progettazione dell'attività, documentazione e riflessione.

La progettazione, forse sarebbe meglio chiamarla programmazione o pianificazione, è appunto la programmazione di una micro attività di massimo una o due lezioni, in classe, in presenza del tutor. Occorre scriverla su un file word e sintetizzarla indicando la successione di azioni che si prevede di fare, ossia descrivere come si pensa si sviluppi la lezione, ad esempio all'inizio introducendo la lezione con un breve intervento (5 min), poi assegnando un’attività (20 min); successivamente discutendo in classe delle attività svolte (20 min), Infine riprendendo i temi trattati sviluppando i nodi centrali (10 min).

La progettazione quindi può essere schematica e discorsiva e il file non deve pesare più di 5Mb. Nei casi in cui il percorso è stato più ampio e si è intersecato con la fase peer to peer è lasciata facoltà al docente di scegliere la porzione di percorso (qualche lezione o il percorso nella sua totalità) che intende documentare, tenendo però presente che il testo sulla sintesi dell'attività non deve superare i 200 caratteri.

La sintesi dell'attività è infatti la descrizione di ciò che è stato poi effettivamente svolto in classe, se cioè si è rispettata la progettazione dell'attività. Quindi se nella progettazione si descrive ciò che si vuol fare, nella sintesi si descrive ciò che si è fatto.

Nella documentazione dell'attività svolta, si devono allegare materiali digitali.

E' obbligatorio allegare in piattaforma i materiali utilizzati durante la lezione (preparati prima o durante l’attività) e/o predisposti per l'attività degli studenti (schede, immagini, consegne, supporti, slide) e la documentazione dell'attività (audio, video, foto, testo). Il portale ricorda di rispettare i vincoli di privacy e le norme vigenti, se alleghiamo foto d bambini e studenti, chiediamo in segreteria se la scuola ha fatto firmare la liberatoria; in genere il dirigente scolastico la richiede alle famiglie per pubblicare eventuali foto di gite o manifestazioni sul sito della scuola.

E' facoltativo invece allegare materiali prodotti dagli studenti durante l'attività (esercizi, trascrizione di domande, elaborati, etc. etc.) e le riflessioni sull’attività svolta (del docente, del tutor, degli studenti).

La composizione della pagina di presentazione dell’attività didattica non è obbligatoria. Serve a creare un layout di pagina per l'inserimento delle icone da cliccare per mostrare il materiale digitale inserito: richiede davvero qualche minuto per la composizione, che risulta poi in un file zippato, che si può conservare in una chavetta usb o su un cd o dvd per consegnarlo al comitato insieme al pdf della relazione. In questo modo il comitato di valutazione potrà navigare la pagina HTML e prender visione dei materiali caricati come documentazione dell’attività didattica.

La riflessione sull'attività aiuta a riflettere e a comprendere le differenze tra la pianificazione e l'attività effettivamente svolta,lo scarto tra risultati previsti e risultati ottenuti, a individuare gli elementi vincenti, che andranno ripresi e rafforzati in successive attività, e gli elementi critici, che andranno migliorati. Anche in questo caso il portale guida con delle domande, le cui risposte aiuteranno a comporre il testo.

L'ultima sezione del Portfolio riguarda il Bilancio delle Competenze, divisa in Competenze Attuali e Sviluppo delle Competenze.

Le Competenze Attuali si dividono in tre ambiti: l'ambito dell'insegnamento, l'ambito della Partecipazione Scolastica e l'Ambito della Formazione.

Questa proposta di lavoro si colloca al termine del percorso formativo dell'anno scolastico proprio per raccogliere e sintetizzare che cosa è stato realizzato sia in presenza, sia nell’attività on line. È utile per ripercorrere quanto esplicitato nel Curriculum formativo, quanto appreso o sperimentato sia negli incontri in presenza sia predisponendo la documentazione on line relativa all’Attività didattica, per “raccontarsi” attraverso dei descrittori riferibili alle competenze (presenti in “Sviluppare le competenze”).

Per facilitare questo lavoro sono state elaborate delle domande guida che possono essere usate come spunto per la stesura del testo, che deve essere focalizzato in particolare sull'anno scolastico in corso. Il limite di 1500 battute può favorire, nella necessità di sintesi, il riconoscimento dei tratti distintivi più rilevanti nel percorso compiuto.

Nelle tre schede dedicate alle “Competenze attuali” si deve elaborare, quindi, un breve testo (max 1500 battute) per ogni ambito di competenza, avvalendosi anche delle domande guida. L’obiettivo è di documentare le pratiche nelle quali si ritiene di aver agito con maggiore efficacia.

Nella quarta scheda dedicata allo “Sviluppo delle competenze” occorre selezionare almeno tre competenze che si ritiene importanti da sviluppare per migliorare la propria professionalità e occorre fornire una breve motivazione delle scelte fatte.

Al termine del lavoro sul portale si potrà esportare il tutto in un pdf, da stampare, rilegare e consegnare al comitato qualche giorno prima della discussione, per dare modo ai docenti e al dirigente di leggere la relazione.

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