Formazione docenti, ATA ed alunni su primo soccorso, ecco come avverrà e con quale tempistica

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L’articolo 1, comma 10, della legge n. 107/2015 prevede la realizzazione di iniziative formative sulle tecniche di primo soccorso da destinare agli studenti della scuola secondaria di I e II grado.

Questo quanto dettato dalla 107: “nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado siano realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.

Il Miur, dando seguito alle disposizioni sopra riportate, ha adottato le “Linee di indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche del primo soccorso”, presentate il 7 novembre 2017.

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Vediamo in questa scheda chi sono i destinatari della formazione, i contenuti e le competenze che acquisiranno, l’organizzazione dei percorsi, la tempistica e la programmazione degli stessi.

CONTENUTI E COMPETENZE

I contenuti da affrontare nell’ambito dei percorsi formativi sono stati selezionati sulla base della letteratura scientifica in materia.

Le competenze fondamentali, che gli allievi devono acquisire in tema di primo soccorso, riguardano le seguenti manovre salvavita:

  1. massaggio cardiaco
  2. defibrillazione precoce
  3. disostruzione delle vie aeree del soggetto pediatrico e adulto
  4. manovre di primo soccorso nel trauma

Agli allievi, inoltre, vanno illustrate le modalità di raccordo con il SET (Servizio Emergenza Territoriale) – 118, in riferimento alle informazioni da fornire all’operatore della Centrale Operativa 118 e alle istruzioni pre-arrivo fornite dalla Centrale al primo soccorritore.

DESTINATARI DELLA FORMAZIONE

Studenti

Il Ministero, nelle Linee di Indirizzo, si è spinto oltre il dettato normativo prevedendo attività formative non solo per gli studenti della secondaria, ma anche per quelli della scuola dell’infanzia e primaria.

La formazione, pertanto, è rivolta a tutti gli alunni, compresi quelli con “bisogni educativi speciali o particolari”, frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.

Docenti e personale ATA

Le attività formative, nonostante la legge 107/2015 non lo preveda, sono rivolte anche al personale docente e ATA, affinché possa “acquisire/perfezionare le conoscenze delle tematiche inerenti il primo soccorso e le loro applicazioni pratiche e collaborare maggiormente con i soggetti erogatori della formazione nella progettazione delle attività da destinare agli alunni.

Non sembra vi siano attività specifiche rivolte ai docenti, ma questi dovrebbero formarsi insieme ai loro alunni. Così si legge nelle Linee di Indirizzo:

È quindi auspicabile un interessamento attivo dei docenti, i quali, coinvolti con le proprie classi nel training con il personale sanitario, avranno la possibilità di formarsi essi stessi sull’argomento, anche in previsione di un loro eventuale coinvolgimento diretto nell’azione formativa.

Nelle Linee si evidenzia, infine, che i fondamenti del primo soccorso sono compresi nei contenuti disciplinari di Scienze motorie nella scuola secondaria di secondo grado.

ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE

Le iniziative di formazione sono organizzate dalle scuole, singolarmente o in rete, nell’ambito della propria autonomia, e vanno inserite nel PTOF.

Le attività vanno programmate in raccordo con le strutture sanitarie e di volontariato, secondo le finalità formative definitive nelle Linee di Indirizzo.

La formazione, relativa a ciascuna delle competenze sopra riportate, deve articolarsi in due momenti: uno teorico e uno pratico.

La formazione teorica deve prevedere:

  • un numero di alunni variabile a seconda delle dimensioni degli spazi disponibili della Scuola;
  • metodi e contenuti adeguati ai vari livelli di apprendimento ossia al grado di sviluppo e all’età dei destinatari;
  • metodologie che prevedono aspetti più operativi, tali da rendere gli alunni protagonisti attivi del processo di apprendimento;
  • la focalizzazione sulle sequenze di valutazione e di azione che definiscono ciascuna competenza fondamentale del primo soccorso;
  • momenti formativi in contesti diversi dalla scuola (da organizzare – per quanto possibile – tramite gli enti formatori), consistenti in visite didattiche presso i vari SET 118, in modo da contestualizzare le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni frontali.

La formazione pratica deve prevedere:

  • un numero di alunni non superiore al rapporto massimo di un istruttore ogni dieci alunni;
  • l’illustrazione delle manovre di primo soccorso, specifiche per i diversi livelli di apprendimento, da parte dell’istruttore;
  • la ripetizione delle manovre, prima commentata e poi non commentata, da parte degli studenti;
  • la ripetizione periodica con i docenti delle manovre di primo soccorso apprese.

Valutazione attività

Nelle Linee leggiamo che “Sarà necessario, infine, definire adeguati strumenti di valutazione, con l’intento di verificare la ricaduta didattica e l’efficacia dell’azione formativa.”

La definizione degli strumenti di valutazione dovrebbe avvenire (sebbene non sia specificato) in sede di programmazione delle attività.

Materiali di supporto per la formazione

Il materiale da utilizzare nell’ambito delle attività formative è il seguente:

  • manichini idonei per l’addestramento delle tecniche di RCP pediatrica e adulto;
  • manichini idonei per l’addestramento nelle tecniche di disostruzione pediatrica e adulto;
  • simulatori idonei per la defibrillazione precoce (DAE trainer);
  • manichini e dispositivi idonei per l’applicazione delle tecniche di controllo delle emorragie esterne e di gestione dei traumatismi.

Il suddetto materiale è integrato, in base al livello del percorso formativo e dell’età degli allievi, da materiale cartaceo e strumenti multimediali, quali:

  • opuscoli con fumetti;
  • videogiochi con fini educativi;
  • clip video (filmati, cartoni animati);
  • applicazioni educative per smartphones;
  • piattaforma multimediale (vedi ad esempio MYXBOOK già elaborata dal MIUR) delle principali situazioni di pericolo;
  • racconti e fiabe, giochi e canzoni, simulazioni a piccoli gruppi, giochi di ruolo, laboratori e visite guidate ai servizi di emergenza.

ENTI FORMATORI

I soggetti erogatori della formazione, come leggiamo nel capito 2 paragrafo 5 delle Linee di Indirizzo, sono i seguenti:

  • Servizio di Emergenza Territoriale 118 (SET 118) e altre Unità operative cliniche afferenti alle aree dell’emergenza delle Aziende sanitarie regionali e/o Università;
  • Associazioni di volontariato che operano in convenzione con il SET-118 per l’emergenza sanitaria territoriale;
  • Società scientifiche del settore dell’emergenza sanitaria;
  • Altre associazioni di volontariato che operano nel settore del soccorso a mezzo ambulanza;
  • Altri soggetti operanti nella formazione in ambito sanitario e accreditati dai Servizi Sanitari Regionali in base all’accordo Stato-Regioni del 30 luglio 2015 “indirizzi per il riconoscimento dei soggetti abilitati all’erogazione di corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego del defibrillatore automatico esterno (DAE) ai sensi del DM 18 marzo 2011”.

TEMPISTICA E SPERIMETAZIONE A.S. 2017/18

Per il corrente anno scolastico, come riferito dal Miur, i percorsi formativi coinvolgeranno, in via sperimentale, le scuole di tredici province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari.

Per ciascuna provincia saranno selezionate 14 classi (1 classe della scuola dell’infanzia; 1 classe seconda e 2 classi quinte della scuola primaria; 2 classi prime e 2 classi seconde della scuola secondaria di primo grado; 2 classi seconde, 2 classi quarte e 2 classi quinte della scuola secondaria di secondo grado), per un totale di circa 4.500 studentesse e studenti, che saranno coinvolti in due mesi di corsi teorici e pratici.

I percorsi prenderanno il via il prossimo mese di febbraio e dovrebbero concludersi per la metà del mese di marzo 2018.

PROGRAMMAZIONE A.S. 2018/19

La programmazione per l’anno scolastico 2018/19, che dovrebbe essere rivolta a tutte le istituzioni scolastiche, verrà definita soltanto al termine della sperimentazione e dopo la presentazione dei report territoriali ai componenti della cabina di regia.

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