Formare i docenti sulla Didattica a Distanza

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In questo periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, la didattica a distanza ha salvato la validità dell’anno scolastico e ha permesso alla comunità scolastica di continuare il proprio cammino educativo, pur con qualche difficoltà. Dirigenti, docenti, alunni e famiglie hanno dovuto dapprima improvvisare e poi, a poco a poco, sistematizzare questo strumento e formalizzarlo sempre più, affinché acquisisse quella dignità necessaria per surrogare parzialmente la didattica in presenza.

Per approfondire scopri il nuovo manuale Edises La didattica a distanza

Il Comitato Tecnico Scientifico del Dipartimento della Protezione Civile, in data 28 maggio 2020, ha dato indicazioni al Ministero su come potrebbe avvenire il rientro a scuola a settembre.

Nel documento si legge quanto segue “La didattica a distanza attuata nei mesi dell’emergenza ha certamente rappresentato una risposta pronta ed efficace delle scuole e ha determinato un’accelerazione di nuove competenze del personale scolastico e degli studenti; nella prospettiva della riapertura delle attività didattiche in presenza la modalità a distanza potrà rappresentare un momento integrativo e non sostitutivo, diversamente applicato e commisurato alle fasce di età degli studenti”.

Il Comitato Tecnico Scientifico rileva quindi che, soprattutto per gli studenti più grandi, per i quali i genitori non devono effettuare assistenza o vigilanza durante lo svolgimento di attività didattiche in collegamento da remoto, la didattica a distanza è uno degli strumenti previsti per realizzare una ripartenza graduale, nell’attesa che si possa definitivamente dichiarare chiusa l’emergenza.

Inoltre, nel decreto rilancio (DL 34 del 19/05/2020), all’art. 231 vengono stanziati finanziamenti per le scuole, onde permettere la riapertura a settembre. Tra questi finanziamenti, vi sono anche quelli previsti al comma 2 lettera d), ossia: “interventi utili a potenziare la didattica anche a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare misure che contrastino la dispersione”.

Rispetto ad un investimento fatto sugli ambienti dell’istituzione scolastica, con il rischio che gli stessi debbano essere rimodulati, con ulteriori spese, alla fine dell’emergenza, un investimento sulla didattica a distanza (attuata in sinergia con quella in presenza) può essere più efficace, lungimirante ed operativo.

La capacità di erogare didattica a distanza per una istituzione scolastica, anche in tempi non legati all’emergenza epidemiologica, può essere la soluzione a tante difficoltà che quotidianamente possono delinearsi. Ad esempio, si potrebbe erogare la didattica anche nei seguenti casi:

  • allerta meteo con chiusura delle scuole;
  • studenti che hanno, per periodi limitati di tempo, difficoltà negli spostamenti (difficoltà logistiche) per raggiungere la scuola;
  • studenti infortunati o malati che non possono raggiungere la scuola;
  • erogazione di una parte del monte ore delle lezioni per gli studenti dei corsi per adulti di primo e secondo livello (corsi serali), dove l’erogazione di lezioni mediante piattaforma didattica è previsto dalle attuali disposizioni normative.

Per la formazione dei docenti sulla didattica a distanza, consigliamo la lettura del testo Edises La didattica a distanza, un volume dal taglio molto operativo che sintetizza le principali metodologie didattiche da applicare e passa in rassegna i principali software e strumenti per la didattica a distanza sincrona e asincrona. Il testo raccoglie anche esempi pratici di attività didattica a distanza per diversi ambiti disciplinari (materie letterarie, matematiche, scientifiche).

L’articolo completo, a cura del prof. Emiliano Barbuto, autore del volume sulla Didattica a Distanza, è disponibile sul blog Edises

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