FLC CGIL ancora sull’infanzia. Lo Stato intervenga aumentando le sezioni e renda il percorso obbligatorio

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Red – La Flc Cgil interviene ancora sulla situazione allarmante della scuola dell’infanzia . “In una fase di crisi – denuncia in un comunicato – è necessario che lo Stato assuma alcune priorità. La scuola dell’infanzia è una di queste.

Red – La Flc Cgil interviene ancora sulla situazione allarmante della scuola dell’infanzia . “In una fase di crisi – denuncia in un comunicato – è necessario che lo Stato assuma alcune priorità. La scuola dell’infanzia è una di queste.

È necessario trovare risorse ad hoc per riavviare il percorso di generalizzazione”. “Ma è anche importante cogliere il grido di aiuto che viene da tanti enti locali  che non riescono più a garantire l’offerta pubblica comunale e chiedono di statalizzare le loro scuole”.

La FLC CGIL ha monitorato alcune regioni e sono alcune centinaia le sezioni e a volte intere scuole che si vuole cedere allo Stato: 39 sezioni a Bologna, 5 a Parma, 105 in Toscana, 45 in Lombardia. La Flc Cgil chiede quindi una risposta pubblica dello Stato.

 Secondo il sindacato bisogna:"Riavviare il processo di generalizzazione, aumentando del 10 per cento il numero di sezioni di scuola statale attualmente funzionanti, vale a dire 2.500 sezioni all’’nterno di un piano quinquennale che preveda l’apertura di 500 sezioni l’anno; istituzionalizzare l’obbligo di frequenza del terzo anno per poi arrivare all’obbligatorietà di tutto il percorso, secondo l’idea di un segmento 3-18, come previsto dal Piano del Lavoro della Cgil".

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