Flat Tax, per pagare meno tasse. Già ad agosto i primi provvedimenti. A chi conviene?
L’anticipazione è stata data da Massimo Garavaglia, viceministro dell’economia, ieri in Tv, ospite di SkyTg24. L’avvio delle operazioni che porterà alla flat tax per tutti.
“Vogliamo iniziare a lavorare in tre fasi sia per il reddito di cittadinanza sia per la flat tax – ha detto il neoviceministro in tv – qualcosa subito, qualcosa in legge di Bilancio e qualcosa con una prospettiva di legislatura“.
Cos’è la flat tax
Si tratta di una tassazione proporzionale che permette ai contribuenti di essere tassati sulla base imponibile con la stessa percentuale e non con un’aliquota marginale crescente all’aumentare del reddito. Salterebbero, quindi, gli scaglioni IRPEF (dal 23 al 45%) e verrebbe introdotta un solo scaglione (ad esempio del 25% dell’imponibile).
Dove è stata introdotta la flat tax?
La flat tax è stata introdotta in alcuni paesi europei, come la Russia, i paesi del baltico e la Bulgaria.
I pro e i contro
I contro sostengono che sia un tipo di tassazione che favorisca soprattutto i ricchi. Mentre i favorevoli parlando di risparmi per tutti e di lotta all’evasione fiscale che porterebbe più soldi nelle casse dello Stato.
I primi interventi in estate
Secondo quanto riferisce Garavaglia, è possibile che si avvii un decreto che contenga appunto una correzione del regime forfettario che sostituisce Iva e Irap introdotto e poi corretto nel 2016, che prevede già una tassa piatta del 15% (al 5% per le start up per i primi 5 anni) per le partite Iva che non superino determinate soglie di ricavi e limiti di reddito a seconda dei settori (in linea generale dai 30mila ai 50mila euro). Scopo, “allargare modelli di sistemi forfettari per fatturati ridotti di pmi e partite Iva“.
Come sarà la flat tax giallo-verde
Vedremo cosa sarà scritto nei primi provvedimenti. Secondo gli scopi del Governo le aliquote sarebbero due, una del 15% per i redditi fino a 80mila euro e una del 20% per i redditi superiori.
Ciò porterebbe ad un risparmio per i single che va dal 12,4% sull’IRPEF, al 20,7%. Per le famiglie monoreddito il risparmio andrebbe dal 15,1% al 20,7%, mentre per le famiglie con due redditi dal l’1,6% al 18,4%.